Ha tristemente ragione Carlo Chianura:
“Se vuoi il mio posto, prenditi anche il mio handicap”. E’ lo slogan civile di alcune associazioni che difendono i diritti delle persone con disabilità: volantini messi sotto il tergicristallo di chi ha parcheggiato abusivamente in un posto handicap.
Ora a Cremona siamo alla tragedia che come un pantografo mostra in grande – partendo dal caso limite – quanto sia ampio, quanto lascia sgomenti, il livello di insensibilità nei confronti di un diritto minimo per un disabile come quello alla mobilità.
Anche questo è il prodotto avvelenato delle campagne contro i finti invalidi che hanno in macchina i finti permessi di parcheggio: siamo al paradosso di una moltitudine discriminata e osteggiata a causa di pochi (ma esistenti) abusi che non vengono sanzionati come si dovrebbe dalle forze dell’ordine.
Il risultato di un pregiudizio ora si tinge di sangue. Confermando che questo non è un Paese per i disabili.