L’extra-parlamentare, D’Alema su Berlusconi Alfano e Renzi
L’extra-parlamentare, D’Alema su Berlusconi, Alfano e Renzi. Massimo D’Alema, in campagna elettorale per le primarie dell’8 Dicembre nelle liste a sostegno di Cuperlo, nelle ultime settimane ha moltiplicato il numero dei suoi interventi.
Oggi il Corriere pubblica una sua intervista a Maria Teresa Meli con cui il presidente della Fondazione Italianieuropei offre il suo punto di vista sulle vicende politiche delle ultime settimane.
D’Alema su Berlusconi dopo la decadenza – L’ex presidente del consiglio D’Alema su Berlusconi “Non credo che scompaia dalla vita politica italiana per la sua decadenza: penso che sia un giudizio politico superficiale. Detto questo, non credo che la sua esclusione dal Parlamento significhi la sua esclusione dalla vita politica, anzi penso che in questo momento vi sia persino un moto emotivo di solidarietà nei suoi confronti: i sondaggi lo danno in crescita di popolarità”. Per D’Alema “Berlusconi è un leader in crisi non perché è stato escluso dal Parlamento ma perché non è più in grado di costruire attorno a sé il centrodestra, anzi è un fattore di divisione. La sua decadenza è giusta perché la legge è uguale per tutti, ma lui continuerà a giocare un ruolo politico, anche se in questo momento appare più un peso che una risorsa per il suo schieramento”.
D’Alema “In Italia in galera ci vanno i poveri” – A domanda “Se (Berlusconi) andasse in prigione le dispiacerebbe umanamente?” l’esponente del Pd risponde: “Io sono garantista e mi dispiace che le persone finiscano in carcere, spesso senza aver subito nessuna condanna. Il fatto che in Italia quasi metà delle persone in carcere non sia mai stata giudicata è una condizione indegna di un Paese civile. Comunque in galera generalmente ci vanno i poveri, non i ricchi, quindi non credo che Berlusconi ci andrà”.
D’Alema e la proposta di Berlusconi di spiegare la politica in tv – D’Alema ricostruisce il suo primo incontro con Berlusconi. “Lo incontrai per la prima volta più tardi, quando ero capogruppo della Camera. Mi disse che ero molto bravo a spiegare la politica anche alle persone semplici, che non parlano in politichese e che gli sarebbe piaciuto se io avessi avuto una trasmissione sulle sue reti. Gli risposi che facevo un altro lavoro. Lui replicò: ‘Ma anche Ferrara, che è europarlamentare, fa un programma’. Berlusconi è un tipo seduttivo, cerca sempre di attrarre il suo interlocutore”.
Berlusconi “Alfano coraggioso” – Analisi di D’Alema sulla possibile evoluzione del centrodestra dopo la scissione del Pdl e la nascita della formazione guidata dal vicepremier. “Alfano è il leader di una forza minoritaria del centrodestra che è guardata con profonda avversione da tutti quelli che votano Berlusconi. Sembra difficile immaginarlo ora come il federatore, ma ha avuto il coraggio di dire finalmente che l’interesse del Paese è più importante di quello di Berlusconi”.
D’Alema “Onore a Renzi” – Tornando al Pd ed ai contendenti delle primarie di Domenica 8 Dicembre per D’Alema “Renzi ha una concezione della leadership plebiscitaria non lontana da quella di Berlusconi. Ma il Pd è una cosa diversa: non credo che nasceranno i circoli ‘Meno male che Matteo c’è’. In un altro passaggio dell’intervista D’Alema riconosce a Renzi “il fatto che lui non ha mai cercato di colpirmi a tradimento. Mi ha affrontato a viso aperto, e questo gli fa onore”.
(Giuseppe Spadaro)