Non è piaciuta ad Angelino Alfano l’intervista di Matteo Renzi rilasciata a Repubblica in cui il sindaco di Firenze di fatto rigettava la proposta di accordo fattagli dal leader del Nuovo Centrodestra. “Noi siamo 300, loro 30. Mica ce l’ha ordinato il dottore di stare insieme. Se il vicepremier ha proposte migliorative… non è che noi non trattiamo più con Berlusconi e ci mettiamo a mediare con Formigoni e Giovanardi”. E così ecco a stretto giro di posta la replica di un risentito vicepremier. “Se Renzi ha l’obiettivo, dopo essersi seduto nella sedia di segretario del Pd, di prendere la sedia di Enrico Letta, è sufficiente che lo dica con chiarezza senza bisogno di fare come la vecchia politica, di girarci attorno” ha detto Alfano davanti alle telecamere del Tg2. “Renzi – ha aggiunto – sa che ad una settimana dalle primarie deve spararla grossa per arrivare primo per quantità di voti e di votanti. Per fortuna le primarie si stanno concludendo, visto che se ne parla da sei mesi. Finalmente dopo si potrà parlare dei problemi dell’Italia”.
A Renzi hanno replicato anche altri due ministri del governo ed esponenti del Ncd. Maurizio Lupi è stato tranchant: “Se Renzi ha il problema di sostituire Letta a marzo del 2014, nessuno ha paura delle elezioni. Ci dispiace per l’Italia, ma questo è un’altro ragionamento. La gente si aspetta che portiamo il Paese fuori da crisi – aggiunge Lupi – altrimenti ci manderà a casa, rottamatori compresi”. Più diplomatico è stato il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello: “Dopo l’8 dicembre le cose miglioreranno, non peggioreranno”.
Andrea Turco