Alfano avvisa Renzi: “Non tiri la corda o si vota”
Alfano avvisa Renzi: “Non tiri la corda o si vota”
Le parole di Renzi (“Noi siamo in 300 loro in 30. Il governo sta in piedi grazie a noi”) non hanno intimorito Angelino Alfano che, anzi, dalle colonne di Repubblica lancia un avvertimento al sindaco di Firenze e al governo. “C’è un dato che resta strutturale e che Renzi non deve dimenticare: noi siamo determinanti. Era così 15 giorni fa e lo è anche adesso. Quindi chiediamo un contratto di governo, Italia 2014, per dire senza giri di parole che deve durare un anno e che deve contenere alcune questioni ineludibili”. Il vicepremier sfida Renzi: “Non abbiamo paura di andare a votare anche prima. Decida lui se assumersi la responsabilità di far cadere il presidente del consiglio del suo partito”. Se alla fine si andrà al voto, il Ncd sarà pronto. “Niente paura” afferma Angelino che non si sente per niente offeso per le parole usate dal primo cittadino del capoluogo toscano. “Tra una settimana però – aggiunge Alfano – ci sarà il nuovo segretario del Pd e finalmente avranno altro cui pensare. Da mesi il governo è condizionato dal loro scontro interno”. “Il nuovo segretario democratico – chiarisce il leader di Ncd – avrà il potere di far cadere il presidente del consiglio del proprio partito, il suo presidente del consiglio. Se vuole esercitare questo potere, lo dica agli italiani chiedendo il voto con questa legge elettorale”. E su un possibile rimpasto di governo Alfano è tranchant: “Non è un tema che ci appassiona. Valuteremo tutti insieme”
Casini avvisa Renzi – Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, in un’intervista al Corriere, avverte il sindaco di Firenze: “Se fossi Renzi, rifletterei bene: quella che gli può sembrare una carta vincente, rischia di essere invece la sua grande sconfitta. La storia europea è piena di politici che erano convinti di guadagnarsi la vittoria con le elezioni anticipate ma che poi hanno perso”.
Andrea Turco