Tragedia al “Sic Supermoto Day”. Muore Doriano Romboni
Tragedia al “Sic Supermoto Day”, manifestazione organizzata sul circuito “Sagittario” di Latina in ricordo del pilota Marco Simoncelli. Il quarantaquattrenne, ex pilota del Motomondiale, Doriano Romboni, è morto a causa di un incidente fatale durante le prove di qualificazione. Romboni, in sella al suo supermotard è scivolato e, dopo aver attraversato la via di fuga, si è ritrovato in un’altra porzione di pista. Il pilota Vizziello, che stava affrontando la curva, non ha potuto fare nulla per evitare il contatto fatale.
Immediati sono stati i soccorsi.I medici di gara hanno praticato al pilota undici minuti di massaggio cardiaco, in seguito è stato intubato e assistito nella respirazione. Dopo il primo soccorso sul posto Romboni è stato trasferito in elicottero all’ospedale Santa Maria Goretti. I medici lo hanno operato d’urgenza ma ogni sforzo è stato inutile e il pilota è morto a causa di un diffuso edema cerebrale.
Un altro lutto per il mondo del motociclismo. Amici, parenti e piloti sono sconvolti per l’ennesima tragedia consumata in pista. L’amico ed ex collega Max Biagi ha scritto immediatamente un post su Twitter annunciando le gravi condizioni del pilota e pregando che si concluda tutto per il meglio. Sconvolto e sotto shock anche Gianluca Vizziello che, involontariamente, l’ha colpito alla testa con la ruota del suo motard.
Doriano Romboni era nato a Lerici, in Liguria.Durante la sua carriera il “Rambo” (così soprannominato dagli amici) aveva disputato 102 GP, ne aveva vinti 6 ed aveva raccolto 724 punti, 7 pole position e 4 giri veloci. Famoso per aver fatto parte, nei primi anni novanta, delle cosiddette “frecce tricolore” (insieme a Biagi e Capirossi) e aver riportato in auge i colori azzurri nel Motomondiale classe 250.
Max Biagi, insieme al padre di Simoncelli, avrebbero voluto che la gara si svolgesse lo stesso, ”Per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli”, ma poco dopo la manifestazione verrà annullata dalla Commissione Sportiva Nazionale come “doveroso atto in segno di lutto e rispetto per Doriano e la sua famiglia”. I piloti non hanno quindi disputato la gara ma hanno voluto ricordare l’amico con un simbolico giro di pista.
La sicurezza sulle piste, purtroppo, è un tema che ritorna d’attualità solo dopo le tragedie. La fine di Romboni si sarebbe potuta evitare se in pista le vie di fuga fossero state più larghe o con delle reti installate per delimitare la zona. Di fronte a queste tragedie non si capisce più se la sicurezza serva a prevenire incidenti mortali o se questi ultimi siano indispensabili ad aumentare, poco alla volta, la sicurezza in pista.
Lorenzo Caporale