Venezuela, la riforma finanziaria di Maduro

Pubblicato il 2 Dicembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Il Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato di recente la creazione di due agenzie affinché sostengano gli sforzi del proprio governo a realizzare delle nuove riforme economiche. Si tratta del Centro Nacional de Comercio Exterior e il Corporación Venezolana de Comercio Exterior (CORPEX), che faranno parte della “nuova fase della rivoluzione economica” del Venezuela, come dichiarato dallo stesso Maduro.

Il Centro Nacional de Comercio Exterior sarà diretto dall’attuale ministro del Commercio, Alejandro Fleming, e si occuperà della politica nazionale riguardante la gestione della valuta estera e degli investimenti esteri,  mentre al CORPEX spetterà regolare le esportazioni e le importazioni del Paese.

Il Presidente ha annunciato, inoltre, la creazione di una commissione speciale per analizzare il lavoro della Comisión de Administración de Divisas (CADIVI) e del Sistema de Transacciones con Títulos en Moneda Extranjera (SITME). Presto potrebbe essere radicalmente trasformato l’intero sistema del CADIVI e degli altri istituti finanziari: Maduro ha criticato il sistema del CADIVI, che l’ha definito come una “deformazione economica” riferendosi alla gestione illecita delle valute del Paese.

Caracas

I fenomeni di scarsità dei beni di prima necessità e l’aumento dei prezzi sono i principali problemi del Venezuela, oltre all’alto livello di corruzione. La scarsa distribuzione dei beni di prima necessità nella catena al dettaglio provoca automaticamente un aumento dei prezzi quando la maggioranza dei prodotti (circa il 92%) è acquistata all’estero secondo il tasso di cambio preferenziale fissato dal CADIVI (6,28 bolívares fuertes per 1 dollaro statunitense).

Nonostante la “guerra economica” condotta dall’opposizione politica, Maduro ha dichiarato che l’economia venezuelana crescerà ma il pericolo per il Paese potrebbe non limitarsi soltanto all’ambito economico. “Sappiamo che ci sono dei gruppi estremisti dell’opposizione che stanno preparando delle azioni contro le istituzioni statali. E, pertanto, sono state dispiegate sul territorio le forze di polizia statali, l’esercito e tutti gli organismi di sicurezza dello Stato”, così ha aggiunto il Presidente venezuelano.

Inoltre, sono previsti attacchi all’industria petrolifera, soprattutto dopo il recente blackout avvenuto nel Paese durante la scorsa notte a causa di un guasto tecnico, abbastanza insolito secondo Maduro poiché nei mesi scorsi il governo aveva aumentato la produzione di energia elettrica, sebbene questa sia ormai da tempo razionata in ampie zone del Venezuela.