Sondaggio Ipr per Tg3: non più del 35% di elettori PD parteciperà alle primarie
Il sondaggio politico che l’istituto Ipr Marketing ha condotto per il Tg3 si è occupato delle ormai vicinissime primarie del PD, che si terranno la prossima Domenica ed eleggeranno il nuovo segretario di partito, ma ha sondato anche le opinioni degli Italiani riguardo al futuro del Governo.
Partendo dalle primarie, vediamo che oggi tra gli elettori del PD la “corrente” più numerosa è quella di chi non voterà il prossimo 8 Dicembre: il 65% dichiara infatti che non andrà a votare, mentre il 12% non ha ancora deciso ed il 23% è invece sicuro che sceglierà un candidato tra Renzi, Cuperlo e Civati. Osservando le intenzioni di voto, l’esito della sfida tra i tre sembrerebbe già scritto: Renzi regna con il 67% delle preferenze (rilevate solo tra chi ha dichiarato di voler andare a votare), ed il secondo classificato Cuperlo è distaccato di quasi 50 punti al 19%, seguito da Civati al 14%.
Sondaggio Ipr per Tg3, partecipazione alle primarie PD.
Sondaggio Ipr per Tg3, intenzioni di voto per le primarie PD.
Intanto Renzi guida anche la classifica dei leader, con 48 punti di fiducia contro i 41 di Letta, mentre Alfano con il 28% supera di 4 punti Berlusconi e Grillo si ferma al 17%.
Sondaggio Ipr per Tg3, fiducia nei leader.
Se perde fiducia Letta, lo stesso destino tocca al Governo: in una settimana, l’esecutivo passa dal 31% al 27%, con solo il 15% degli Italiani convinti che il governo sia più forte ora che Berlusconi non siede più in Senato e Forza Italia è passata all’opposizione, mentre il 39% pensa che l’esecutivo abbia perso forza ora che solo la corrente di Alfano lo sostiene ed il 43% non pensa che la situazione attuale sia significativamente diversa da quella precedente al voto di decadenza.
Sondaggio Ipr per Tg3, fiducia nel Governo.
Sondaggio Ipr per Tg3, tenuta el Governo.
La metà degli intervistati da Ipr è comunque convinta che il Governo non potrà durare a lungo ed auspica nuove elezioni già nella prossima primavera, anche se al contrario il 38% (quindi una minoranza consistente) non vorrebbe andare a votare prima del 2015, dando a questo Governo la possibilità di attuare riforme più incisive.
Sondaggio Ipr per Tg3, prossime elezioni.