Economia, Saccomanni “Senza Berlusconi riforme più facili”
Ministro Saccomanni “Senza Berlusconi facilitate le riforme”. In una intervista al Wall Street Journal, Fabrizio Saccomanni, si dice convinto di un percorso più facile per le riforme dopo l’uscita di scena parlamentare di Silvio Berlusconi in seguito alla sua decadenza. Il ministro dell’economia impegnato all’estero nella sua ‘missione’ volta a rassicurare istituzioni e investitori americani sulla affidabilità dell’Italia risponde indirettamente alle pesanti critiche che gli giungono da Forza Italia: Brunetta ha chiesto le sue dimissioni.
Saccomanni “Maggioranza più coesa” – Fabrizio Saccomanni al quotidiano economico parla di una “maggioranza più coesa e più determinata nel portare avanti il nostro programma”. Motivo per cui – continua il ministro – “potrà operare con una prospettiva più di medio termine a dispetto di quanto non sia stato obbligato a fare fino ad ora. Il voto di fiducia cruciale è stato quello di ottobre. Adesso è più altro una formalità, perché c’è stato un cambiamento nella coalizione. Non vedo rischi di cambiamenti politici significativi”.
Saccomanni ed il giro di incontri negli Stati Uniti – Dopo gli incontri a Washington con il segretario al Tesoro Jack Lew, il presidente uscente della Fed Ben Bernanke e il suo successore Janet Yellen Saccomanni incontrerà esponenti di rilievo di Wall Street. A New York vede i rappresentanti di alcuni dei più importanti istituti finanziari e fondi di investimento made in Usa, come quelli di BlackRock, Carlyle e Cerberus.
Le rassicurazioni di Saccomanni sull’Eurozona – Saccomanni rassicura inoltre ai suoi interlocutori americani come oramai ci siano “zero rischi” di una rottura dell’Eurozona, grazie a “fattori strutturali” che manterranno l’euro forte, nonostante politiche di bilancio e monetarie più rilassate.
Il commento critico de “Il Giornale” alle parole del Ministro – Il quotidiano di centrodestra di proprietà della famiglia Berlusconi in relazione alle parole del ministro Saccomanni scrive “L’intellighenzija degli anti-Cav «del 28 novembre» ha un nuovo coscritto. È il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha scelto la piazza finanziaria di New York e il suo quotidiano di riferimento, il Wall Street Journal, per gridare urbi et orbi che – da quando il Caimano non ha più un seggio al Senato – l’Italia è un Paese migliore, più libero e sicuramente destinato a un futuro radioso…”.
(Giuseppe Spadaro)