VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi
I giorni 12 e 13 Dicembre si terrà a Roma la VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. Si tratta di un appuntamento biennale che costituisce lo strumento più completo e significativo per approfondire le tematiche che riguardano le relazioni tra Italia e paesi Sudamericani.
La scorsa settimana per preparare all’evento e dare un contributo di contenuti è stato organizzato in Via della Mercede, alla sala conferenze della Camera, un workshop dal titolo “Italia e America Latina,nuove prospettive di dialogo”, che ha affrontato il tema delle relazione tra il nostro paese e il continente andino. Al centro del dibattito: “L’agenda politica da costruire tra le forze democratiche dell’Italia e dell’America Latina”, argomento su cui, col coordinamento dell’On. Fabio Porta, presidente del comitato permanente degli italiani del mondo, sono intervenuti Giorgio Tonini,Capogruppo PD Commissione Affari esteri al Senato, Marcos Robledo dell’Universidad Diego Portales di Santiago del Cile e Donato Di Santo, Coordinatore delle Conferenze Italia – America latina, e “Internazionalizzazione e ripresa economica. L’importanza della collaborazione dell’Italia con l’America Latina”.
La seconda parte dei lavori, coordinata dall’On. Marietta Tidei, membro della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati, ha visto l’intervento di Miguel Ruiz-Cabañas, Ambasciatore del Messico in Italia e Presidente IILA, Gianluca Comin, Direttore Relazioni esterne ENEL e José Luis Rhi-Sausi Segretario Socio economico IILA.
E’ apparso lampante come la regione latinoamericana, infatti, con le sue differenze anche di approccio economico tra i diversi paesi, guarda all’Italia oltre lo scambio commerciale. C’è interesse a collaborare su temi socio-economici per le nostre esperienze cooperative, le politiche pubbliche di gestione del territorio, le autonomie locali, le politiche di coesione sociale e i modelli di welfare a forte sussidiarietà.
Le relazioni che il nostro Paese intrattiene vanno al di là dei rapporti istituzionali, includendo gli organismi della società civile, le università, i centri di ricerca, gli enti territoriali, i nostri oriundi e le comunità di immigrati latinoamericani. Dati interessanti sono inoltre stati snocciolati a confermate quanto l’Italia sia ben presente in America Latina e i numeri parlano chiaro: 19 ambasciate; 18 consolati; 11 istituti italiani di cultura e circa 20mila iscritti ai corsi di lingua italiana; 30 lettorati di italiano; 163 comitati della Dante Alighieri; 24 accordi culturali scientifici e tecnologici; 1.734 accordi di cooperazione interuniversitaria; 95 scuole italiane con 11.500 alunni.
In totale, approssimando per difetto, sono circa 2.800 le imprese italiane impegnate nell’area. Sono ben radicati primari gruppi imprenditoriali tra cui Fiat, Eni, Astaldi, Trevi, Terna, Enel, Telecom, Pirelli, Ferrero, Impregilo, Salini, Finmeccanica. La vasta comunità dei più di 50 milioni di italodiscendenti ben inseriti nelle realtà locali e ancora collegati con l’Italia. Il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato che ha chiuso gli interventi ha assicurato che è intenzione del governo adottare misure di incentivazione per le imprese che operano o opereranno in quell’area.
I lavori si sono chiusi rimandando all’importante appuntamento del 12 e 13 Dicembre, in cui verranno snocciolati nel dettaglio anche le prospettive di collaborazione tra il nostro paese e un area che ad oggi, con tutte le sue contraddizioni e punti di criticità viene da un decennio di straordinaria crescita e che oggi, a differenza dell’Unione Europea, vive una fase, di risveglio politico, economico e sociale, pur non privo di dilemmi.