Sondaggio Ferrari Nasi & Associati per Libero: gli italiani “bocciano” le ipotesi di proporzionale
Sondaggio Ferrari Nasi & Associati per Libero: gli italiani “bocciano” le ipotesi di proporzionale
Per gli italiani dal bipolarismo non si dovrebbe tornare indietro: è questo il risultato di un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Ferrari Nasi & Associati e pubblicato sul quotidiano Libero, all’indomani della sentenza della Consulta che ha giudicato incostituzionale alcune parti dell’attuale sistema elettorale, noto come “Porcellum”, fra le quali il premio di maggioranza alla coalizione che ottiene il maggior numero di voti.
Il sondaggio mette in risalto come due terzi degli intervistati preferiscano un sistema elettorale che garantisca il bipolarismo (o addirittura il bipartitismo), così come accaduto dopo il 1993, mettendosi alle spalle il sistema proporzionale che aveva caratterizzato la Prima Repubblica. Significativo è anche il trend del “consenso” del maggioritario: 76% nel 2008 all’indomani delle elezioni vinte da Silvio Berlusconi sul PD a “vocazione maggioritaria” di Walter Veltroni, 69% l’anno successivo per poi scendere al 55% nel 2010, dopo i problemi interni al centrodestra con l’uscita dalla maggioranza di Fini, e confermato nel 2012, per poi risalire per l’appunto quest’anno al 66% dopo l’esito delle elezioni che non ha assegnato una maggioranza in entrambe le Camere ed ha condotto alle larghe intese. Un quarto degli intervistati preferirebbe un sistema con pochi partiti grandi, quindi con un proporzionale con un alta soglia di sbarramento (sul modello tedesco): in aumento le preferenze anche per questa opzione rispetto allo scorso anno, quando però ben il 18% si rifugiava nel “non so”, forse disorientati dalla maggioranza che sosteneva il Governo Monti allora in carica. Soltanto l’8% vorrebbe infine un proporzionale puro, che faccia entrare in parlamento anche i partiti piccoli.