Riforma elettorale, Renzi “Tocca al Parlamento”
Riforma elettorale, Renzi “Tocca al Parlamento”. Nell’intervista di Renzi al Corriere, pubblicata il giorno prima delle primarie, il sindaco di Firenze argomento “domenica c’è la commissione di saggi più credibile di questo mondo: il milione e mezzo, due milioni di italiani che voteranno alle primarie”. Entra così nel tema di riforma della legge elettorale. Mandando anche un messaggio esplicito al governo “pensi a semplificare le regole sul lavoro e contro la burocrazia”.
Renzi “La legge elettorale si fa con quelli che ci stanno” – Per il candidato segretario del Pd la prima parola spetta al Partito Democratico visto che “la stragrande maggioranza della maggioranza è il Pd. Alla Camera – aggiunge Renzi – si può partire da Sel, confrontarsi con i 5 Stelle e con Forza Italia”. Per Renzi “è auspicabile che le forze che sostengono Letta abbiano la stessa posizione ma certo – tiene a specificare il candidato favorito delle primarie Pd – non consentiremo un potere di veto e di ricatto a piccoli partiti”.
Renzi “Chi spacca gruppi parlamentari fa cadere Governo” – Alla vigilia del voto Renzi sembra prepararsi il terreno nei gruppi parlamentari democratici. Così avverte: “le primarie sono elemento costitutivo di una maggioranza interna, che impegna sui punti fondamentali anche i parlamentari”. Perciò “mettersi di traverso – continua l’ex rottamatore – sarebbe come fomentare una divisione interna che sarebbe un clamoroso autogol, perché spaccare i gruppi equivarrebbe a far cadere il Governo”.
Renzi “Dalla periferia dell’impero assalto contro il gruppo dirigente” – Maria Teresa Meli, del Corriere, chiede a Matteo Renzi cosa pensa delle critiche giunte da Massimo D’Alema sul tipo di leadership berlusconiana che secondo il presidente della Fondazione Italianieuropei non funzionerà nel Pd. La risposta di Renzi è netta: “non esercito una leadership autoritaria basata sul possesso”. L’accostamento secondo il sindaco di Firenze è sbagliato. E fotografa così la situazione: “io sono un amministratore della periferia dell’impero che lancia l’assalto contro il gruppo dirigente”.
(Giuseppe Spadaro)