Grillo se la prende con gli ‘abusivi in Parlamento’
Grillo se la prende con gli ‘abusivi in Parlamento ‘eletti col premio di maggioranza. Beppe Grillo non è mai stato uomo da mezze parole, nemmeno quando a rischiare era lui stesso e la sua carriera. Per questo l’atteggiamento sul blog più visitato d’Italia, il suo, non può essere di altro segno. Oggi intitola a caratteri cubitali, con tanto di foto annessa, così: 150 abusivi in Parlamento #fuorigliabusivi.
L’attacco di Grillo è contro i Deputati e Senatori del Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Centro Democratico e SVP. Precisamente tutti coloro che sono entrati a Montecitorio e Palazzo Madama grazie all’automatismo del premio di maggioranza, dispositivo che permette alla coalizione che prende anche un solo voto in più rispetto l’altra alleanza di ottenere 70 deputati ed una serie di senatori, calcolati regione per regione, come maggiorazione.
E’ il famoso ‘premio di maggioranza’. Sia nel 2006 e che nel 2013 permise le coalizioni di centrosinistra, L’Unione prima ed Italia Bene Comune poi, di ottenere una solida maggioranza nel ramo parlamentare accessibile ad appena 25 anni. Caso della sorte che sia stato proprio il centrodestra, con un colpo di maggioranza a fine 2005, ad approvare in fretta e furia la legge elettorale “porcata” (così definita dal suo inventore, Roberto Calderoli), al fine di permettere il centro sinistra di non vincere.
Si è rivelata invece, in entrambi i casi, favorevole al centrosinistra che ottenne 70 deputati in più, con appena 24.000 c/a (nel 2006) e 125.000 c/a (nel 2013) voti di scarto. Il problema di formare una solida maggioranza, lo si sa, è al Senato dove il premio di maggioranza è calcolato regione per regione e non a livello nazionale, come nel primo caso, ma quest’oggi anch’esso al centro di infuocate polemiche dal momento in cui presenta un premio di maggioranza ‘locale’.
Grillo scrive sul blog: “la loro elezione non è mai stata convalidata e, in seguito alla pronuncia della Consulta che dichiara incostituzionale il premio di maggioranza, non può più esserlo”. Ovvio il richiamo alla pronuncia della Corte Costituzionale in merito all’incostituzionalità della legge elettorale con la quale si è votato dal 2006 ad oggi per tre diverse elezioni. Il comico genovese continua poi, “questi signori non devono più entrare in Parlamento: non hanno alcuna legittimità popolare né istituzionale. Devono essere fermati all’ingresso di Montecitorio. Senza di loro il governo di ‘Capitan Findus’ Letta e di Napolitano non esiste più. Bisogna andare al voto al più presto”.
Poi elenca, uno per uno, i parlamentari nominati ed inseriti a Montecitorio ed a Palazzo Madama: trai più famosi si vedono Bruno Tabacci (presidente commissione Semplificazione), Ermete Realacci (presidente commissione Ambiente), Pina Picerno (resp. Legalità Pd), Ivan Scalfarotto (ex vice segretario Pd), Rosa Calipari (vice presidente commissione Difesa), Marco Meloni (Pres. Forum Istruzione), Sandro Gozi e tanti altri. E su twitter e facebook impazzano le polemiche.