È una protesta pacifica quella che il Movimento dei Forconi ha organizzato settimana prossima in tutta Italia, a ridosso del voto di fiducia in Parlamento. Ma, al di là delle buone intenzioni, il rischio che la protesta possa degenerare rimane eccome, a partire dai pericoli di ordine pubblico o dall’infiltrazione dell’estrema destra.
Danilo Calvani – esponente laziale dei Forconi – ha annunciato “l’invasione pacifica” della Capitale nella giornata di mercoledì, quella decisiva per le sorti del governo Letta: “Se sarà votata la fiducia al governo e i politici non andranno via, tutti convergeranno su Roma”, ha detto l’agricoltore pontino. Questo pomeriggio, il nucleo romano dei Forconi ha escluso categoricamente che ci sarà un presidio a Montecitorio. Intanto Mariano Ferro – leader dei novelli Fasci siciliani – ha smentito l’ipotesi di un blocco totale dei tir e ha invece parlato di una “massiccia operazione di volantinaggio nelle piazze e nelle strade dell’intero territorio nazionale”, che partirà domani dalla città di Siracusa.
Lo zoccolo duro del movimento è formato da agricoltori, autotrasportatori, piccoli imprenditori, piccoli commercianti e artigiani i quali protestano – da Pordenone alla Sicilia – contro “il far west della globalizzazione, questa Europa e il governo dei nominati”, senza risparmiare accuse alla Merkel e al vertice di Bildenberg.
La Questura di Roma sta studiando il piano di disposizione delle Forze dell’ordine per arginare l’eventuale rischio di violenze nella Capitale: “Questa è una manifestazione del popolo italiano e basta – ha voluto precisare Calvani –. Prendiamo categoricamente le distanze da tutti questi partiti estremi come Forza Nuova o altro che, guarda caso, con le loro uscite favoreggiano il sistema. Respingiamo i loro finti appoggi”.
Da domani fino a venerdì 13, i Forconi manifesteranno la loro rabbia in tutta Italia, annullando però l’annunciato sciopero selvaggio del trasporto su gomma: “Sia chiaro, gli autotrasportatori che domani intenderanno scioperare non hanno tra le loro ragioni nessuna richiesta presentata al governo e al ministero che sia rimasta inevasa e che li giustifichi”, aveva avvisato stamattina il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, dichiarazione confermata subito dopo dall’Autorità garante degli scioperi: “Non verranno tollerate illegalità”. E il presidente dell’Unatras (Unione nazionale dei trasporti) ha confermato la versione di Lupi: “Quella dei forconi è una protesta che nulla ha a che vedere con i problemi dell’autotrasporto, per i quali le associazioni di categoria hanno sottoscritto con il Governo precisi accordi”.
Gli organizzatori della protesta parlano di circa 6 milioni e mezzo di persone mobilitate per tutta la settimana. Tuttavia la mancanza di un leader riconosciuto e di un solido coordinamento tra regioni potrebbe non riuscire a contenere l’azione della mine vaganti interne ed esterne.