Arrestato il secondo uomo più potente della Corea del Nord. Kim Jong-Un sempre più solo al comando
Da 40 anni, la televisione di Stato coreana, non trasmetteva le immagini dell’arresto di un funzionario di partito che, in Corea del Nord, è anche il governo. Solo che questa volta, a finire in manette, è stato il vicepresidente della Commissione nazionale di difesa, il più potente organo di vertice della complessa organizzazione statale coreana. A subire l’onta, di un arresto pubblico, è stato Jang Song-Thaek: la scena trasmessa dall’emittente KCTV mostra chiaramente, quello che fu il mentore e tutore dell’attuale leader coreano Kim Jong-Un, mentre viene portato via da due uomini in divisa, durante l’ultima riunione del Politburo del Partito dei Lavoratori, proprio sotto gli occhi del leader Kim Hong-Un, che indossava un inedito paio di occhiali.
Il secondo uomo più potente della Corea del Nord ha perso ogni “carica ricoperta” per aver commesso, come riporta l’agenzia di stampa ufficiale del governo KCNA, “crimini sconcertanti che vanno oltre ogni immaginazione ed hanno fatto danni terribili al nostro partito e alla rivoluzione”. Già il 3 Dicembre era trapelata la notizia, da fonti vicine ai servizi segreti di Seul, della sua defenestrazione e della successiva esecuzione di due tra i suoi più stretti collaboratori, Ru Yong-Ha e Jang Song-Kil. Oggi è arrivata la conferma da Pyongyang. Attenendoci alle notizie fornite dall’informazione di regime, Jang, è accusato di corruzione, di aver usato fondi dello stato per sostenere il suo abuso di droghe, alcol e donne. Nel segno di uno “stile di vita capitalistico dissoluto e depravato” sperperava denaro nei casinò e si faceva curare all’estero. Inoltre pare che Jang avesse assunto degli “atteggiamenti doppiogiochisti” nei confronti del leader, creando una corrente all’interno del partito unico, mosso dalla sua sfrenata “ambizione politica”. Jang, 67 anni, è il marito di Kim Kyong-Hui, sorella di Kim Jong-Il, padre di Jong-Un. Lo zio acquisito, del leader nordcoreano, aveva guidato, proprio il figlio di Jong-Il, nella fase di transizione verso la presa del potere, in seguito alla morte del padre causata da un attacco cardiaco. Jang Song-Thaek non figura più sui siti di governo, negli organigrammi, sembra essere sparito anche da un filmato che ritrae Kim da giovane. Quest’ultimo, “colpito uno per educarne cento” con questa mossa, ha reso ancora più monolitica la sua leadership.