Sondaggio Emg per Tg La7: con le primarie cresce il PD, mentre arretra questa settimana il M5S
Sondaggio Emg per Tg La7: con le primarie cresce il PD, mentre arretra questa settimana il M5S
Dopo un fine settimana vivace per la politica, pubblicato come ogni lunedì il sondaggio Emg per il Tg La7 di Enrico Mentana: le intenzioni di voto ai partiti sono però influenzate solo in parte dagli avvenimenti appena accaduti, in quanto la rilevazione abbraccia le giornate di venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dicembre.
La vigilia delle primarie del PD e poi l’apertura dei seggi domenica con la partecipazione di circa tre milioni di persone, favorisce comunque il partito che ha appena eletto Matteo Renzi a segretario: in una settimana il PD passa infatti dal 28,7% al 29,6%. Nell’ambito del centrosinistra sono invece minime le variazioni delle altre forze, con in particolare SEL al 3,2% (-0,2%), facendo sì che complessivamente la coalizione si attesti al 34,3% (+0,6%). La stessa percentuale viene accreditata allo schieramento di centrodestra, stabile rispetto alla settimana precedente e all’interno del quale si segnalano variazioni sostanzialmente a favore di Forza Italia, che nel fine settimana ha inaugurato i propri club sul territorio e che ora risulta accreditata del 20,6% (+0,6%), mentre il Nuovo Centrodestra si attesta al 5% (-0,3%) e la Lega Nord, che sabato ha eletto Matteo Salvini nuovo segretario, arretra al 3,8% (-0,3%). Ancora nel centrodestra Fratelli d’Italia è al 2,9% e il Movimento per la nuova AN all’1,1% (-0,3%).
Dopo il guadagno della scorsa settimana dovuto al V-Day di domenica 1° dicembre, questa è invece settimana di difficoltà per il Movimento 5 Stelle, il quale passa dal 23,2% al 22,3%. Cambia poco nell’area di centro, con l’UDC al 2,5% e Scelta Civica per l’Italia al 2,2%, così come non ci sono movimenti di particolare significato nel consenso degli altri partiti minori, con la sola Rifondazione Comunista sopra l’un per cento. Risulta invariata l’ampiezza dell’area dell’astensione, ora al 32,2%, mentre crescono lievemente gli indecisi al 16,3% (+0,5%), così che chi non esprime una preferenza arriva ad essere sempre circa metà dell’elettorato. Infine, la fiducia in Enrico Letta sale di un punto rispetto alla scosa settimana e si attesta questa ora al 30%.