Governo, Letta ottiene la fiducia alla Camera ed al Senato. Polemica tra il premier e il M5s
L’Aula della Camera e quella del Senato hanno confermato la fiducia al governo Letta approvando la mozione di maggioranza con 379 sì, 212 no e due astenuti a Montecitorio mentre a Palazzo Madama con 173 sì e 127 no. Stamattina il premier si è recato alla Camera per esporre ai deputati il programma dell’esecutivo. Nel suo intervento il capo del Governo ha ribadito l’importanza dell’abolizione delle province. Il premier ha fatto anche un riferimento alla messa a punto del titolo V della Costituzione. Per Letta “il grande obiettivo entro il quadro tempistico dei 18 mesi è di avere istituzioni che funzionino e una democrazia più forte e più solida”.
Letta e le riforme – Sulle riforme costituzionali promette Letta “ci sarà una discussione aperta con tutte le forze di maggioranza” e si partirà dal lavoro del comitato dei saggi. Ma “chi farà saltare il banco ne risponderà ai cittadini che con referendum saranno comunque chiamati a valutare la riforma che ci farà scrollare di dosso l’immagine di un paese barocco”.
“Impegno 2014, le #riforme“. Voto di fiducia, il testo dell’intervento del presidente @enricoletta http://t.co/g0c8x8vSsQ #opencamera
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) 11 Dicembre 2013
Letta sulla legge elettorale – Dopo la bocciatura del ‘Porcellum’ da parte della Consulta la riforma delle legge elettorale è una priorità per il Governo ed il Parlamento. Letta: “Sulla legge elettorale sottolineo due aspetti: deve evitare l’eccesso di frazionamento che ci condannerebbe all’ingovernabilità e garantire una democrazia dell’alternanza. L’obiettivo è un meccanismo maggioritario”. Così Letta che chiede anche di ricreare “un e legame elettori ed eletti”. Nessuno – aggiunge Letta – pensi ad una legge elettorale punitiva per altri.
Il programma del Governo Letta – Secondo l’opinione del premier “la discussione all’interno della maggioranza servirà a declinare in modo più definito i punti del programma ma gli approfondimenti in maggioranza non rimetteranno in discussione i punti cardinali del lavoro per il 2014, su cui oggi vi chiedo la fiducia”.
Letta su Beppe Grillo – Da parte di Letta c’è anche un riferimento al leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che nei giorni scorsi aveva chiesto ai poliziotti di non proteggere i politici e di unirsi alla rivolta: “Si tenta di immiserire questa aula con parole e azioni illegittime, figlie di una cultura politica che mette all’indice i giornalisti, avalla la violenza e vuole fare maceria degli edifici stessi della democrazia rappresentativa”. E ancora, parlando dei ‘Forconi’: “Questo parlamento repubblicano e le istituzioni esigono rispetto in periodi così amari” ribadendo “fedeltà indiscussa” ai valori repubblicani delle forze dell’ordine. A Letta ha subito risposto Grillo con un post su Facebook “Letta mente agli italiani e offende M5S!”
Letta “Giocare in attacco” – La conclusione del discorso di Letta alla Camera è in crescendo. “Oggi più che mai l’Italia ha bisogno di competenza e passione, di valori e sensazioni di squadra. Serve fatica per riuscire, di giocatori che si fidano gli uni degli altri. Poche parole e buoni esempi”. Per il presidente del consiglio “ora non ci sono più alibi e si deve giocare all’attacco: non permetteremo che l’Italia sprofondi di nuovo”.
Nardella (Pd) “Avrei voluto sentire dal Letta la parola monocameralismo” – Dario Nardella ai microfoni di Mix24 commenta le riforme istituzionali invocate da Letta nel suo discorso alla Camera. “A mio personale avviso occorre più precisione perché sul superamento del bicameralismo siamo tutti d’accordo; avrei voluto sentire da Letta la parola monocameralismo, cioè una sola camera, perché il Senato va abolito. È su questo, che a mio avviso occorre precisare”. Nardella continua su Letta: “Letta ha fatto un quadro, un quadro generale, in alcuni punti più specifico in altri più generale: penso agli impegni sull’Europa. Ora il difficile – ma non impossibile – sarà tradurre questi aspetti nei famosi punti che devono stare dentro l’Impegno 2014”.
Letta nella replica alla Camera a muso duro contro Grillo – Il premier nella sua replica alla Camera riferendosi alle parole del deputato dei Cinque Stelle Nuti ha detto: ‘Pensavo che le accuse di Grillo ai giornalisti Oppo e Merlo fosse una gaffe e immaginavo che si finisse ed invece vedo, collega Nuti, che lei ha rilanciato che o i giornalisti scrivono le cose che vi piacciono o vengono messi alla gogna. E’ inaccettabile”.