Nasce “Per l’Italia”, il nuovo gruppo dei transfughi popolari di Scelta Civica. La frattura tra Mario Monti e Pierferdinando Casini si è ufficialmente consumata. Infatti sono nati ieri i gruppi degli scissionisti popolari di Scelta Civica e Udc di Camera e Senato.
Il capogruppo ad interim presso Montecitorio di Per l’Italia – questo il nome della compagine popolare – Lorenzo Dellai (all’ennesimo cambio di casacca dopo la lunga militanza nel centrosinistra) ha presentato in conferenza stampa gli obiettivi del neonato movimento: “La costituzione dei gruppi parlamentari di Per l’Italia rappresenta l’avvio di un percorso che porterà alla nascita di un nuovo soggetto politico che cercherà di interpretare la cultura del popolarismo. E’ necessario fare questo perchè il Paese soffre”, ha detto l’ex presidente della Provincia autonoma di Trento.
Mentre il collega Lucio Romano – momentaneamente a capo del gruppo popolare a Palazzo Madama – ha affermato: “L’obiettivo di Per l’Italia è quello di alzare il livello del dibattito politico, un dibattito che oggi si riduce a individualismo, a interessi di parte senza rivolgersi più al bene comune” e ha confermato i numeri della rappresentanza parlamentare: 12 i senatori, 20 i deputati.
Sul capitolo governo Dellai ha detto: “Siamo gruppi parlamentari a sostegno e stimolo del governo Letta, perchè crediamo sia utile al Paese. E finché sarà così daremo il nostro sostegno – ha voluto precisare il capogruppo alla Camera –. Un sostegno esigente. Voteremo la fiducia al governo perche’ al Paese serve chiarezza, prospettiva”.
Nata di fatto già il 23 novembre scorso, giorno dell’Assemblea popolare per l’Italia organizzata dal ministro Mario Mauro e dal leader Udc Pierferdinando Casini, Per l’Italia è da oggi ufficialmente operativa. È evidente come i popolari non guardino né a un bipolarismo muscolare né al montismo. L’obiettivo dei neocentristi pare essere il (ri)avvicinamento a piccoli passi verso il costituito Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano: un esperimento non proprio innovativo.