Forconi alle frontiere, problemi a Ventimiglia.
Obiettivo: bloccare le frontiere. Sembra questo, nel quarto giorno di protesta l’intenzione del movimento dei ‘forconi’. Da stamattina un gruppo di manifestanti ha bloccato l’accesso alle frontiere con la Francia mettendo di traverso alcune auto lungo la statale Aurelia. Il blocco nella zona della rotonda della frazione Latte, a Ventimiglia. Il traffico è bloccato e i mezzi non possono raggiungere né la frontiera di Ponte S.Ludovico né quella di Ponte S.Luigi. I manifestanti hanno annunciato si sposteranno anche verso la barriera autostradale della A10.
Origine e natura della protesta dei Forconi – Nato in Sicilia nel gennaio 2012 come una rivolta di autotrasportatori e agricoltori contro il caro carburante e contro le condizioni in cui erano costretti a lavorare la protesta si è diffusa facendo leva sul disagio causato dalla crisi economica presente in ogni parte del Paese.
Alfano “Rischio deriva ribellistica” – “Una deriva ribellistica genericamente indirizzata contro istituzioni nazionali ed europee a cui non farebbero mancare proprio sostegno le organizzazioni antagoniste”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha riferito alla Camera sul rischio che deriva dalle proteste del movimento dei forconi, in corso da quattro giorni. Il governo “non intende trascurare segnali di inquietudine” ha detto Alfano, aggiungendo che l’esecutivo e le forze dell’ordine sono dalla parte dei cittadini onesti: “Fatta eccezioni per le criticità a Torino, Genova e in misura minore a Milano, la maggior parte delle iniziative si è svolta in maniera sostanzialmente pacifica. C’è stato però un fronte violento che ha violato l’ordinamento del nostro paese. Comprendiamo il disagio sociale, ma al tempo stesso non abbiamo alcuna esitazione nel dire che come si difende la libertà di manifestare, noi dobbiamo difendere la libertà dei cittadini di vivere in sicurezza e dei commercianti di aprire le proprie saracinesche”.
Forconi leader della protesta in Jaguar – Alle fine del comizio, tenutosi in piazza De Ferrari a Genova, uno dei leader della protesta è andato via in Jaguar. Danilo Calvani, accompagnato da alcuni manifestanti, ad un giornalista che gli chiedeva come potesse viaggiare su un’auto così costosa, Calvani ha risposto: «Non è mia».
Giuseppe Spadaro