Ballarò minuto per minuto – 06/12/2011 [diretta]

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 alle 20:58 Autore: Redazione
Ballarò

[ad]21.38 Per Floris oramai la Fornero ha colpito gli italiani con le sue lacrime. Ma non c’è spazio per il romanticismo e bisogna parlare della riforma delle pensioni  che per il ministro non avrà effetti nel primo anno d’attuazione. E nemmeno nel secondo. Il ministro sarebbe contento di trovare dei soldi in più, ma non ci sono alternative. Le forze politiche possono emendare o proporre modifiche, ma a saldi invariati.

21.35 Finisce il servizio e con arguzia Floris fa notare che la Fornero alle 22.40 va via per altri impegni (Bruno Vespa su tutti). Il ministro del lavoro prova a emulare la cadenza romanaccia, ma poi si dilunga nel raccontare le caratteristiche del paese nel suo complesso. Il paese cresce poco o niente. E non solo non c’è lavoro per le donne o per i giovani. Ma per le persone nel suo complesso.

21.29 Parte un servizio molto interessante (finalmente!) sui viaggi di nozze di alcune coppie. Bei tempi in cui si poteva concedere alcuni lussi. Si elencano una serie di vittime del nuovo sistema contributivo. Ma senza citare Sergio Vastano, classe ’52.

21.24 Troppo facile la battuta su Monti vulcaniano e soprattutto sulle orecchio di Piero Giarda. Segue imitazione papale e constatazioni sui castelli di Genova. Non poteva mancare un’imitazione del grande sconfitto del governo monti: il leader del partito dei carini. E al Pirellone l’ora d’aria sostituisce la pausa pranzo. Le gemelle Kessler, ci informa il comico genovese, non hanno ancora pagato tutti i contributi.

21.18 Crozza comincia la sua copertina! E si rivolge al ministro Fornero: vorrebbe emulare l’ombra di Patroclo con un bel pianto liberatorio. E la Gelmini come ex ministro è fantastica. “Commuoviti ma correggetemi” detto in chiave robotizzata è molto folkloristica. Ma quanto è umano Monti?

21.12 La puntata entra nel vivo con la presentazione di Elsa Fornero. Per la titolare di via Molise si tratta di una manovra che chiede sacrifici, ma per le giovani generazioni future. Antonio Catricalà gli applausi erano maggiori quanto era presidente dell’Antitrust…Spuntano poi gli ospiti inattesi: Maroni della Lega e Finocchiaro per il Pd. E c’è anche Maria Stella Gelmini. Per non parlare del segretario della Cgil…ops: della Spi Carla Cantone. Chiudono il quadro Marcello Sorgi e Maurizio Belpietro, in diretta dalle cantine della redazione romana di Libero (via Baberini?).

21.09 Inizia la puntata! E si parte coi soliti cartelli. 21 miliardi di lacrime. Ma anche di riduzione spese. Lo spread si è ridotto di 207 punti base dal picco massimo. Cioè dalla designazione di Monti. E parte un servizio sui pareri delle masse a questa manovra. “Mo arimette le tasse”.

 

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