Rosy Bindi: “Non mi candiderò alle europee” e su Renzi: “ha rotto la continuità Pci-Ds-Pd”

Pubblicato il 12 Dicembre 2013 alle 19:42 Autore: Lorenzo Cini

Rosy Bindi: “Non mi candiderò alle europee” e su Renzi: “ha rotto la continuità Pci-Ds-Pd”

Rosy Bindi torna a commentare il risultato delle primarie che hanno incoronato Matteo Renzi nuovo segretario del Partito Democratico. Tra i due non è mai corso buon sangue, ma questa volta la presidente della commissione parlamentare antimafia riconosce al sindaco di Firenze un merito importante: quello di avere interrotto, all’interno del Pd, l’egemonia dei dirigenti di provenienza ex comunista, e di aver aperto finalmente una nuova stagione politica.

“La sua elezione a segretario del partito rompe la continuità Pci-Pds-Ds-Pd –  ha dichiarato la Bindi in un’intervista per il Corriere della Sera – Renzi realizza ciò che io ed altri non siamo riusciti a fare”. “Ci siamo sentiti spesso come se fossimo entrati in casa altrui” continua, ammettendo come, durante questi anni, quel progetto di mescolamento tra culture politiche diverse che è stato alla base della nascita del Pd non si sia mai realizzato completamente.

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“Renzi progetta un partito post-ideologico – prosegue Rosy Bindi – e lui è perfetto per questo. Ma non deve rinunciare ai legami con le culture del riformismo italiano, che sono le radici dell’Ulivo. Compresa naturalmente quella della sinistra post-comunista”. E ancora: “Non ci sarà rinnovamento se non ancorato alle ragioni per cui nacque il Pd”.

Alla domanda se vede la possibilità di una scissione nel futuro del partito, la presidente dell’Antimafia risponde di no, “perché la vittoria di Renzi è stata forte, la partecipazione al voto ancora più forte”. “Ora tocca al segretario e alla sua squadra fare sintesi. E spero che Gianni Cuperlo accetti di diventare presidente dell’assemblea”.

Renzi ospite a Ballarò bindi

La Bindi conferma anche che non correrà per un seggio al parlamento europeo, ma rilancia la candidatura di Massimo D’Alema. “Sono parlamentare italiana, onorata di guidare l’Antimafia e ho già fatto la deputata europea. Renzi ha detto che deve andare in Europa chi se ne vuole occupare: sono completamente d’accordo. Per questo D’Alema sarebbe un ottimo candidato, in Europa sa di cosa si parla”.

Infine, auspica una collaborazione tra il nuovo segretario e il premier. “Penso che siano condannati a collaborare, dunque meglio che lo facciano con entusiasmo. Penso che il governo possa andare avanti fino alla primavera 2015. Poi toccherà a Matteo, a Palazzo Chigi, mentre Letta meriterebbe un futuro in Europa”. Nel frattempo, Renzi “potrà coltivare la profondità (come gli suggerisce Veltroni), imparare a fare il capitano di tutta la squadra e far crescere la squadra. Forse anche non ricandidandosi a Firenze. Per rispetto alla città”.