La Sapienza occupata, studenti contro il rettore: “Se ne deve andare”
Continua la protesta degli studenti romani all’Università La Sapienza. Dopo che ieri si erano succeduti cortei, scritte sui muri e lanci di petardi, nella giornata di oggi gli studenti hanno occupato l’Aula Magna e l’ufficio del rettore Luigi Frati per chiedergli di lasciare prima del tempo la poltrona (il suo mandato scade a ottobre del 2014) attaccando manifesti con scritto ‘Risposte e dimissioni’.
I manifestanti erano circa trecento persone, provenienti da tutte le facoltà. Il gruppo è riuscito a sfondare e ha tentato di entrare nell’Aula Magna dove, in quel momento, si stava tenendo un dibattito sulla Green Economy. All’incontro erano presenti diversi esponenti politici di primo piano: il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, Andrea Orlando, titolare dell’Ambiente e Beatrice Lorenzin, ministro della Salute.
In un primo momento avrebbero dovuto partecipare anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato un messaggio alla conferenza, e il premier Enrico Letta. E uno dei principali bersagli degli studenti è proprio il capo dello Stato: “La nostra Università non è una passerella per chi semina austerità! Napolitano e Letta non siete i benvenuti a La Sapienza!”.
Sono stati lanciati petardi, bombe carta, bottiglie, uova e fumogeni, ma la polizia ha respinto gli studenti con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. Fermati e subito rilasciati due dimostranti. Rivolgendosi ai poliziotti, alcuni studenti hanno invitato le forze dell’ordine a togliersi i caschi analogamente a “quando davanti hanno i fascisti”. Chiaro il riferimento agli agenti che a Torino si sono tolti il casco durante la protesta dei forconi.
L’intervento della polizia ha consentito di riportare alla calma la situazione, con gli che si sono riuniti in assemblea, durante la quale sono tornati ad attaccare il rettore. “Qui dentro la polizia non deve mai più entrare – dice un ragazzo – segnaliamo la responsabilità del rettore Frati che ha consentito agli agenti di entrare e spaccare la testa agli studenti”.