Congo Orientale: sarà vera pace?
Congo Orientale: sarà vera pace?
Finalmente hanno avuto termine i negoziati di Kampala sulla guerra nelle regioni orientali del Congo. Tre dichiarazioni distinte sono state firmate dal governo congolese, dalla ribellione del Movimento (M23), dall’Uganda, per conto della Conferenza internazionale dei Grandi Laghi e della Comunità di sviluppo dell’Africa australe.
L’M23 ha ribadito il suo scioglimento annunciato dopo la sconfitta militare il mese scorso e si è impegnato a rinunciare alla ribellione armata. Il documento firmato dal ministro degli Esteri congolese prende atto della dichiarazione dell’M23, annunciando la determinazione a facilitare l’attuazione della rinuncia dei ribelli alla lotta armata. Il governo darà il via ad un programma di smobilitazione, disarmo e reinserimento sociale degli ex ribelli e presenterà in parlamento un progetto di legge di amnistia. Il portavoce dell’esecutivo ha successivamente precisato che l’amnistia non riguarderà i crimini di guerra né quelli contro l’umanità.
Un terzo documento è stato siglato dal presidente ugandese Yoweri Museveni dato che l’Uganda è stato il mediatore regionale nella crisi in Nord Kivu. Il documento prende atto della fine dei negoziati di Kampala e chiede alle due parti di “rispettare gli impegni presi”.
Insomma tre dichiarazioni al termine di un negoziato complesso che sono di fatto il certificato di morte del Movimento M23. Sarà vera pace adesso? I dubbi sono molti. In questo accordo non c’è traccia di un impegno dei paesi come il Ruanda e l’Uganda a non finanziare, caldeggiare, far nascere e sostenere nuovi movimenti come M23.
Inoltre in questo accordo non c’è nessuna menzione allo sfruttamento e utilizzo delle materie prime di cui è ricco il Congo orientale. La guerra ha il suo epicentro in queste miniere e senza una intesa o un equilibrio tra i vari contendenti è difficile pensare che stabilità e pace possano veramente prendere possesso di queste regioni.
Intanto nella ricca ma ancora instabile provincia mineraria dell’est del Congo è in corso una nuova offensiva contro i ribelli ruandesi delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr, hutu) mentre più a nord, nella provincia Orientale, l’obiettivo di militari e caschi blu è la milizia delle Forza di resistenza patriottica dell’Ituri (Frpi) guidata da un ennesimo capo guerrigliero spuntato dal nulla.