Serie A: presentazione della sedicesima giornata
Catania-Verona aprirà la sedicesima giornata di Serie A, unico anticipo al sabato. Grande attesa per il posticipo domenicale (tra Napoli ed Inter) e quello del lunedì (tra Milan e Roma) che chiuderanno il turno di campionato. Non è previsto nessun lunch match domenicale.
Al Massimino il Catania proverà ad interrompere un inizio di stagione davvero drammatico. A nulla è servito sinora il cambio di allenatore, visto il desolante bottino accumulato dal nuovo tecnico De Canio (4 punti in 7 gare, con poca differenza rispetto ai 5 punti in 8 giornate raccolti dal predecessore Maran). Per risollevarsi dal fondo della classifica gli etnei puntano sullo scarso feeling del Verona con il fattore trasferta (appena 4 punti su 25 conquistati lontano dal Bentegodi). Tuttavia, i precedenti in Serie A sorridono agli scaligeri, vittoriosi in entrambi gli scontri giocati in terra siciliana. Inoltre De Canio dovrà rinunciare anche al bomber Maxi Lopez (mentre Bergessio torna tra i convocati ma non dovrebbe partire titolare). Anche nel Verona ci sarà un’assenza pesante, cioè quella del playmaker Jorginho.
Le gare della domenica pomeriggio vedranno in campo Chievo-Sampdoria, Fiorentina-Bologna, Genoa-Atalanta, Lazio-Livorno, Parma-Cagliari, Udinese-Torino.
Al Bentegodi scenderà in campo un Chievo decisamente rigenerato dalla cura Corini (3 vittorie in 3 gare, senza subire nemmeno un gol). Di fronte la Sampdoria, altra squadra che sta traendo i frutti di una nuova direzione tecnica (5 punti in 3 gare per il neo allenatore Mihajlovic). Nello storico a farla da padrone è il segno “X”, comparso in ben 5 precedenti su 8. Il tecnico serbo recupera Obiang e Sansone, mentre Corini si affiderà all’ex Estigarribia, a supporto del terminale centrale Thereau.
La Fiorentina, unica italiana in grado di vincere il proprio girone nelle coppe europee, ospita il Bologna. Pioli, alla ricerca di un successo che manca da un mese e mezzo, si dovrebbe affidare al 4-2-3-1 con Cristaldo unica punta. Montella dovrà rinunciare ancora una volta a Gomez (il cui rientro slitta ad inizio 2014), oltre allo squalificato Ambrosini. Il bilancio è nettamente a favore dei viola, con 33 successi in 62 precedenti al Franchi.
Un Genoa particolarmente a proprio agio tra le proprie mura dopo l’arrivo di Gasp (10 punti in 4 gare al Ferraris) ospita un’Atalanta che non vince da più di un mese (10 novembre). Il tecnico del Grifone potrebbe optare per un 3-5-2, mentre Colantuono si affiderà al collaudato 4-4-1-1. Bilancio nettamente a favore dei liguri, vittoriosi in più della metà dei precedenti (15 su 29), con appena 4 successi orobici.
All’Olimpico di Roma andrà in scena una tra le gare politicamente più “calde” dell’intera Serie A. Di fronte Lazio e Livorno, le cui tifoserie si sono spesso scontrate in passato a causa delle opposte visioni politiche. Guardando allo storico, non dovrebbe esserci gara: 16 vittorie biancocelesti su 17 precedenti, con l’unico successo livornese risalente a ben 80 anni fa. Solito 3-5-2 per i labronici, mentre Petkovic ritrova finalmente Klose dal primo minuto.
A Parma va in scena un’altra sfida il cui esito, guardando allo storico, sembra già scritto. Sono 12 i successi dei ducali, in ben 17 precedenti nella massima serie contro il Cagliari (vittorioso in appena 2 occasioni). Tuttavia, la classifica attuale delinea uno scenario molto più equilibrato, con entrambe le squadre appaiate a quota 18 punti, a metà classifica ed in un buon momento di forma (4 gare consecutive senza sconfitte per entrambe). Donadoni deve rinunciare a Galloppa e Pavarini, mentre nel Cagliari mancherà lo squalificato Conti.
L’Udinese ospita al Nereo Rocco di Trieste il Torino. Buon momento di forma per i friulani, autori di 3 ottime prestazioni contro Fiorentina, Juventus e Napoli che, sebbene abbiano portato solamente 4 punti, hanno mostrato una squadra in netta crescita rispetto alla compagine altalenante delle prime 10-12 giornate. Di fronte un Torino imbattuto da 3 giornate, reduce dal buon successo interno contro la Lazio. Guidolin recupera Di Natale, mentre Ventura quasi certamente dovrà rinunciare ad El Kaddouri. Ben 13 le vittorie friulane nei precedenti, ma numerosi sono anche i pareggi (12), con appena 3 successi granata.
Alle 18:30 di domenica andrà di scena la gara tra Juventus e Sassuolo, precedentemente prevista per sabato ma poi posticipata di un giorno a causa della nevicata di Istanbul, che ha costretto la Juventus a giocare in due giorni la gara di Champions decisiva contro il Galatasaray, costata l’eliminazione ai bianconeri. Nessun precedente in campionato per una sfida che sembra avere però un esito annunciato, visti i 26 punti che separano le due squadre, il rendimento dei bianconeri allo Juventus Stadium (21 punti su 21) ed il ruolino di marcia della capolista negli ultimi 50 giorni di campionato (7 vittorie su 7, 15 reti fatte e zero subite).
Emergenza in mediana per Conte, che dovrà rinunciare all’infortunato Pirlo ed allo squalificato Marchisio. Probabile lo spostamento in mezzo di Asamoah. Qualche problema anche in attacco, con l’assenza di Vucinic e forse anche di Giovinco. Nel Sassuolo (12 punti nelle ultime 8 giornate) mancherà Acerbi (fermato precauzionalmente dall’antidoping) mentre dovrebbero esserci 2 dei 3 giovani in orbita Juve (Marrone e Zaza, con Berardi out per squalifica).
Il posticipo domenicale vedrà l’atteso ritorno di Walter Mazzarri a Napoli. La sua Inter (che non vince da più di un mese) reca visita al Napoli di Benitez, deluso dopo la bruciante eliminazione in Champions, nonostante i 12 punti totalizzati (record assoluto per una squadra eliminata ai gironi). I partenopei dovranno recuperare anche la continuità perduta al San Paolo (un solo punto raccolto nelle ultime 2 gare interne). Reina è ancora in dubbio, mentre Hamsik e Zuniga sono sicuramente out. Solito 3-5-1-1 per Mazzarri, che recupera anche Icardi e Milito, che però dovrebbero andare in panchina. Quasi il 50% di vittorie per il Napoli nei precedenti interni (33 successi su 67 gare), mentre sono 17 sia i pareggi che le vittorie nerazzurre.
Il posticipo del lunedì vedrà in scena Milan e Roma. I rossoneri, galvanizzati dal sofferto passaggio del turno in Champions League, sono intenzionati a fermare la corsa in campionato della Roma. Lo storico è nettamente a favore del Milan (44 vittorie in 78 precedenti), quest’anno però particolarmente in difficoltà tra le mura amiche (appena 11 punti su 21 disponibili e vittoria interna che manca da quasi 2 mesi). Allegri rinuncia ad Abate ed è pronto a schierare Matri accanto a Balotelli, con Kakà a supporto. Garcia dovrà rinunciare allo squalificato Pjanic, mentre si dovrebbe rivedere Francesco Totti, favorito su Ljajic per una maglia da titolare e al rientro dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori per ben 2 mesi.