Cantiere democratico, verso un Nuovo centrosinistra

Pubblicato il 15 Dicembre 2013 alle 13:39 Autore: Gabriele Maestri
Cdem - Cantiere democratico

Lancio importante ieri mattina a Roma per CDEM, ossia Cantiere democratico, un progetto che nasce con lo scopo dichiarato di contribuire alla costruzione di un nuovo centrosinistra, con l’impegno in primo  luogo del coordinatore nazionale Stefano Pedica. Era piena la sala del centro congressi Frentani, con tutti i posti occupati all’interno e varie persone rimaste fuori: si parla di oltre 300 presenze per la prima uscita pubblica di un soggetto politico che punta dritto alle elezioni europee dell’anno prossimo.

Nasce dunque sotto un buon auspicio, questa nuova avventura politica, anche grazie all’impegno del coordinatore regionale Claudio Carboni che (insieme a Ottavio Pasqualucci) ha organizzato l’evento di ieri e ha aperto gli Stati generali, dopo che un gruppo di bambini di varie etnie ha accolto i presenti cantando l’inno d’Italia. Non è stato un caso: uno dei punti fondanti del programma di CDEM è l’attenzione alla società multietnica e alle esigenze sociali. Anche per questo, all’evento di ieri erano presenti i responsabili di molte comunità di stranieri (soprattutto del Centroamerica e della Romania).

Cdem - Cantiere democratico

Non c’era il sindaco di Roma Ignazio Marino, impegnato in America, ma ha voluto comunque mandare una lettera di saluto e incoraggiamento. C’era invece Carmine Fotia, intervenuto anche a nome di Goffredo Bettini, per il progetto Campo democratico (cui anche Pedica e altri di CDEM hanno aderito): da lui è arrivata l’idea concreta di un “gemellaggio”, di un mettere insieme le forze per costruire una realtà nuova, che sia davvero anima per il centrosinistra.

Da registrare interventi di vari gruppi e movimenti da buona parte dell’Italia, compresa la Sicilia (con l’impegno in particolare di Carmelo Finocchiaro, fratello di Anna). Ha annunciato un’operazione con CDEM l’università telematica Pegaso (presente attraverso il rettore), per l’avvio di progetti culturali e l’attivazione di corsi di insegnamento in ambito politico. Tra gli intervenuti, anche l’ex ministro Alessandro Bianchi, candidato sindaco alle ultime amministrative con Progetto Roma: si è detto entusiasta del progetto di CDEM ed è probabile che in futuro aderisca direttamente al nuovo soggetto politico.

Frentani - Pedica cantiere democratico

A conclusione degli Stati generali, è arrivato l’intervento del coordinatore nazionale Pedica, che ha lanciato un appello per l’immediato futuro: “Vogliamo creare una rete di movimenti, associazioni e soggetti politici vicini al Pd ma che guardano oltre, ovvero alla nascita di un nuovo centrosinistra, più inclusivo e libero”. L’invito è rivolto a tutte le componenti di centrosinistra, tenendo ben presente il cambiamento di passo seguito alla vittoria di Matteo Renzi alle primarie.

“Il passo successivo – ha detto Pedica – è cominciare a lavorare al nuovo centrosinistra. Vogliamo farlo con Campo democratico e quelli che ci staranno a far nascere un nuovo centro sinistra. Occorre aprirsi a tutte le componenti”. Il tutto mantenendo un forte radicamento territoriale e molta attenzione ai problemi veri: anche per questo, Pedica ha chiamato via via sul palco i gruppi e i rappresentanti dei disoccupati, delle categorie disagiate e dei comitati che hanno manifestato interesse per CDEM. Ora il lavoro si sposta sul dialogo con gli amministratori che potrebbero costruire dal basso il Nuovo centrosinistra di cui ieri, forse, si è messo il primo mattone.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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