“Noi non potevamo chiedere un discorso politicamente più vantaggioso per noi di quello che ha fatto Renzi. Lui ha fatto un discorso di sinistra radicale sull’immigrazione, sul lavoro, sul sindacato e le unioni gay, un discorso di sinistra-sinistra, a noi va benissimo”. Al vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano, ospite a “In mezz’ora”, il discorso di Matteo Renzi non fa paura, anzi. “L’unica cosa che Renzi, se voleva fare sul serio, doveva dire è che il finanziamento pubblico ai partiti va tagliato da domani mattina, non dal 2017. È l’unica cosa che non ha detto” attacca Alfano. Il leader del Ncd sulla riforma della legge elettorale confida nelle doti diplomatiche del premier. “Letta è d’accordo che per decidere quale deve essere la nuova legge elettorale si parta dalla maggioranza. Noi – continua Alfano – siamo per un premio di maggioranza che consente al vincitore di governare, mi fa piacere che Renzi ci raggiunga sul nostro terreno dicendo che serve un premier forte, scelta dei cittadini del proprio parlamentare e scelta dei cittadini su chi merita il premio di maggioranza”.
Ius soli – Il vicepremier si è dedicato poi al tema spinoso dell’immigrazione.”Non possiamo accogliere tutti. Sullo jus soli si può lavorare, ma deve essere chiaro che non possiamo aprire la porta a tutti e lo jus soli deve essere strettamente collegato al ciclo scolastico. Se mi si viene a dire che il bambino nato in Italia che studia in Italia è italiano, da parte nostra c’è disponibilità, ma l’Italia non deve diventare un’immensa sala parto in cui si viene per far nascere italiano un bambino, siamo comunque per la linea dura contro l’immigrazione clandestina”. Niente aperture invece sulle coppie gay. “Per noi la famiglia è fatta da un uomo, una donna che si sposano per la procreazione e dai i figli. Ma siccome abbiamo grande rispetto per l’affettività per chiunque, siamo pronti a intervenire sul codice civile per delle garanzie patrimoniali a intervenire su codice civile. Ma famiglia non si tocca”.