Istat: un italiano su tre a rischio povertà
Istat: un italiano su tre a rischio povertà.
Quasi un terzo (29,9%) della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale. Lo rileva l’Istat nel Report su reddito e condizioni di vita del 2012. Rispetto al 2011, l’indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, per l’aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall’11,2% al 14,5%); la quota di persone che vivono in famiglie a rischio di povertà è sostanzialmente stazionaria (19,4%) dopo l’incremento osservato tra il 2010 e il 2011; si mantiene stabile, dal 2010, anche quella relativa alla bassa intensità lavorativa (10,3%). La situazione si aggrava al Sud dove quasi la metà (il 48%) dei residenti è a rischio di povertà ed esclusione ed è in tale ripartizione che l’aumento della severa deprivazione risulta più marcato: +5,5 punti nel Mezzogiorno (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 punti del Nord (dal 6,3% all’8,3%) e +2,6 punti del Centro (dal 7,4% al 10,1%)
La crisi nel Mezzogiorno – Quasi la metà (il 48%) dei residenti nel Mezzogiorno è a rischio di povertà ed esclusione ed è in tale ripartizione che l’aumento della severa deprivazione risulta più marcato: +5,5 punti (dal 19,7% al 25,2%), contro +2 del Nord (dal 6,3% all’8,3%) e +2,6 del Centro (dal 7,4% al 10,1%). Il rischio è più alto per le famiglie numerose (39,5%) o monoreddito (48,3%); aumenti significativi, tra il 2011 e il 2012, si registrano tra gli anziani soli (dal 34,8% al 38,0%), i monogenitori (dal 39,4% al 41,7%), le famiglie con tre o più figli (dal 39,8% al 48,3%), se in famiglia vi sono almeno tre minori.