Berlusconi “Italia repubblica giudiziaria”
Berlusconi “Italia repubblica giudiziaria”.
In occasione dello scambio di auguri con i parlamentari di Forza Italia Silvio Berlusconi ha ricordato a tutti: “dobbiamo chiarire agli italiani che siamo in una repubblica giudiziaria”. Per il leader e fondatore del principale partito di centrodestra: “sono stati messi a punto quattro colpi di Stato dal ’94 ad oggi”.
Berlusconi e l’accusa verso il Capo dello Stato – Berlusconi ricorda quelli che chiama “colpi di stato” ripassando anche singoli episodi: “l’ultimo dei quali commesso attraverso la sentenza Mediaset e la sua espulsione dal Parlamento”. Il penultimo nel 2011, quando fu costretto a dimettersi e a dare vita a un governo di larghe intese tecnico. Allora – secondo Berlusconi – ci fu la regia del Capo dello Stato che, mentre il mio governo era ancora in carica, già riceveva al Quirinale Monti e Passera per discutere del programma. Nel ’94 mi diedero del pazzo quando dissi che saremmo andati al governo. Beh, io ho ancora questo convincimento”.
Berlusconi “La magistratura ha un privilegio medioevale” – Berlusconi nel suo discorso ha ripetuto ciò che aveva detto anche in altre occasioni: “Questo Paese è ingovernabile. L’assetto istituzionale è fatto per vietare e non per consentire delle decisioni, oggi siamo una Repubblica giudiziaria e su questo non vi è dubbio, serve una riforma della giustizia com’è negli atri Paesi”. Il Cavaliere non risparmia nuovi attacchi diretti alla magistratura: “nel nostro Paese un giudice se sbaglia non paga mai. La magistratura ha un privilegio medioevale, quello di potersi giudicare al suo interno”.
Giuseppe Spadaro