Lupi sulla legge elettorale: “Proposta unica dalla maggioranza”
Dopo che Matteo Renzi fa l’ennesima proposta in materia di legge elettorale, proponendo al temporaneo alleato del Pd (il Nuovo centrodestra) e al maggior esponente dell’opposizione (Forza Italia) di ritornare al Mattarellum, ma con la correzione del doppio turno, dice la sua anche Maurizio Lupi. Con il duplice scopo di fissare in capo alla maggioranza la responsabilità di decidere sulle nuove regole del gioco e di mettere dei paletti al continuo lavorio di Renzi in materia elettorale.
“È giusto il dialogo con tutti – ammette Lupi – perché la legge elettorale deve essere fatta nel confronto con tutti. Ci sarà un confronto nella maggioranza tra Renzi e Alfano. Ma la maggioranza farà una proposta unica“. Posto che l’esigenza di cambiare la legge elettorale preesiste rispetto alla pronuncia della Corte costituzionale (“Deve essere cambiata non solo perché la Consulta lo chiede”), secondo Lupi “i tempi ci sono” e le posizioni di Ncd e di Renzi non sembrano inconciliabili, partendo entrambe dai principi più volte enunciati in questi giorni: “Siamo per la governabilità e perché siano i cittadini a scegliere”.
Lupi cerca anche di tradurre in termini concreti la sua proposta, viste le varie ipotesi in campo: “Il Mattarellum non mi sembra che abbia funzionato, come non ha funzionato il Porcellum, i paracadutati c’erano anche lì; con un tripolarismo, come quello che si sta presentando, anche il Mattarellum non funziona”. A livello pratico, la “quadra” potrebbe essere trovata nel mantenimento del bipolarismo e “in un modello tipo quello per l’elezione del sindaco”.
LA REAZIONE DI FORZA ITALIA – Nelle file di Forza Italia a occuparsi della legge elettorale, su incarico del Cavaliere, è Denis Verdini: “Vince chi prende un voto in più indipendentemente da quanti elettori votano, un premio di maggioranza e una legge che sia chiaramente bipolare o meglio ancora che punti al bipartitismo”. Se questa è la legge che Fi vorrebbe, Verdini nota che le modifiche istituzionali in esame “sono tutte utili ma che l’unica capace di cambiare veramente il Paese è la riforma elettorale, una legge che faccia sì che il giorno in cui si vota si sappia chi vince e chi governa”. Una piccola stoccata al governo attuale, soprattutto ad Angelino Alfano, sta nell’ultima frase: “Le coalizioni nel nostro Paese non funzionano”. Tutte o solo quelle grandi?
Non piace però la posizione di Lupi a Mariastella Gelmini, che sbotta contro l’ipotesi di una legge elettorale decisa dalla maggioranza: “Come si può pensare che il Nuovo centrodestra voglia una legge elettorale a maggioranza, magari tarata sulle proprie esigenze, per poi allearsi con Forza Italia che si vuole tenere lontana da ogni accordo? Siamo di fronte a un comportamento illogico, a una dissociazione dichiarata tra il mezzo e il fine di una strategia politica».
Non manca anche un attacco al Quirinale, firmato da Sandro Bondi : “Non voglio credere che il presidente della Repubblica intervenga nel dibattito interno alle forze politiche per assecondare la richiesta di Alfano, il quale avrebbe chiesto al Pd di ‘non arrivare all’approvazione definitiva della riforma fino ad aprile, in modo da avere la garanzia che si arrivi al 2015′”.
Gabriele Maestri