Diego Della Valle: “Napolitano si dimetta a emergenza finita”
Redazione
Diego Della Valle: “Napolitano si dimetta a emergenza finita”.
Diego Della Valle non fa il buono neanche a Natale. Infatti, nell’intervista rilasciata stamattina al Fatto Quotidiano, l’imprenditore marchigiano non si è sottratto al ruolo di interlocutore scomodo in campo politico e finanziario. Il fondatore di Tod’s ha ammesso di aver votato con convinzione per Matteo Renzi alle primarie dell’8 dicembre, anche se ha detto di attenderlo al varco tra qualche mese per giudicare il suo operato: “Il vantaggio è che il giudizio sul nuovo segretario del Pd lo potremo dare tra qualche mese. Da come parla, ha voglia di farsi giudicare in tempi brevi. Questo vale anche per Letta e Alfano: diamo loro fiducia e vediamo cosa faranno”. E a proposito del premier in carica, Della Valle non sembra così deluso del suo contributo governativo: “Letta è una persona che non ci fa vergognare per come ci rappresenta in giro per il mondo. Ora però deve assolutamente, nell’arco dei prossimi due mesi, fare cose importanti per il futuro del Paese. Sarà giudicato in base ai risultati che otterrà. Capiremo per come sarà disposto anche ad affrontare il tema della discontinuità”. Non manca però una critica decisa al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, guida autorevole dell’Italia in crisi ma garante di una politica “che nessuno rispetta più”. Il presidente della Fiorentina ha quindi proposto: “Credo che appena terminati questi passaggi [legge elettorale e norme contro la casta ndr] sia giusto che Napolitano, come ha detto di voler fare, possa lasciare il posto a un nuovo Presidente”. Le ultime battute dell’intervista le dedica alla scalata del Corriere della Sera, di cui Della Valle è influente azionista: “RCS non deve più essere merce di scambio tra quello che resta dei poteri forti e politica. Il banchiere Giovanni Bazoli ci ha costruito una carriera, per fortuna tutto questo è alla fine, ma John Elkann è malconsigliato dai suoi. Al di là delle polemiche che ci sono state, mi dispiace per Yaki che conosco sin da quando era ragazzino. Penso che la famiglia Agnelli, che tanto ha avuto dal Paese, in un momento difficile come questo, avrebbe dovuto restituire qualcosa agli italiani”. Il gruppo editoriale RCS, che è a capo del quotidiano di via Solferino, è protagonista da diversi anni di una guerra intestina tra i maggiori azionisti della società. Proprio nel luglio scorso Della Valle e la famiglia Agnelli sono stati al centro di una breve disputa per la scalata finanziaria di RCS.