Beppe Grillo parla al Fatto Quotidiano e promette un 2014 scoppiettante per il Movimento 5 Stelle. “La smetteranno di chiamarli grillini – dice Grillo – perchè i nostri eletti lavorano seriamente. Con grandi capacità. È finita l’epoca in cui i giornali parlavano degli scontrini, si sono dovuti rassegnare. Non senza imbarazzo, ma rassegnati. E siamo all’inizio. Ne vedranno delle belle”.
La valutazione di Grillo arriva in seguito a degli importanti interventi fatti dai parlamentari cinque stelle durante l’iter di approvazione della Legge di Stabilità e del Decreto Salva Roma. Ad esempio, il tanto discusso emendamento a favore delle slot machine presentato dal Nuovo Centrodestra e in un primo momento votato anche da Pd, che avrebbe imposto agli enti locali di incentivare il gioco d’azzardo, anziché scoraggiarlo, pena la perdita di fondi.
Nel decreto Salva Roma la norma è sparita, nonostante la volessero gli alfaniani, Scelta civica e il Pd (almeno fino all’intemerata del segretario Renzi, che l’ha definita “una porcata”). “Ci hanno raccontato che serviva per mantenere la continuità del gettito erariale”, spiega Giovanni Endrizzi, il deputato M5S che più di tutti si è battuto contro la norma. “Era contro tutti i principi di sussidiarietà e colpiva la prevenzione della diffusione del gioco d’azzardo”.
Un altro segnale incoraggiante, almeno per Grillo, è arrivato sulla vicenda affitti d’oro. Si tratta, in sostanza, di un emendamento inserito in fretta e furia nel Salva Roma grazie al quale Camera e Senato garantiscono e salvano gli affitti onerosi sui propri immobili, concessi e firmati anni alla cifra altissima di 500 euro al metro quadro.
A denunciarlo, per prima, Laura Castelli del M5S: “Abbiamo trovato questo emendamento, scritto sotto invito della Ragioneria dello Stato, con il quale il relatore del provvedimento della legge di Stabilità esclude, dalla rescissione dei contratti di affitto dello Stato, quei privati che hanno dei fondi di garanzia legati agli immobili in questione. Significa – ha spiegato la deputata – che se i proprietari degli immobili hanno una assicurazione su quell’immobile, lo Stato non può disdire il contratto. E guarda caso, sembra che la società Milano 90 che affitta i locali alla Camera dei deputati una assicurazione del genere ce l’abbia…”.
A fianco di nobili battaglie, il M5S ha però collezionato anche qualche figuraccia. L’ultima, in ordine di tempo, è quella relativa alla privatizzazione dell’acqua: nella commissione Bilancio del Senato i grillini, “per distrazione”, hanno votato a favore della privatizzazione dell’Acea, l’ente che fornisce acqua e gas a Roma. Non un granchè, dopo anni di battaglie e referendum a favore dell’acqua pubblica.