L’Inter vince uno dei derby della Madonnina più brutti degli ultimi anni. La squadra di Mazzarri regala la prima vittoria ad Erick Thohir da quando il tycoon indonesiano è sbarcato a Milano per diventare proprietario della società nerazzurra. Se il popolo interista festeggia assieme al nuovo presidente, emozionatissimo ieri in tribuna, quello milanista piange. Il Milan si ritrova con soli 19 punti, non lontano dalla zona calda della classifica. Se non è crisi questa..
C’ERA UNA VOLTA– Sembra passata un’eternità da quando le due squadre meneghine regalavano spettacolo a tutto il Mondo. E’ lunghissima la lista dei campioni che nella stracittadina più famosa del calcio italiano hanno lasciato il segno, divenendo ben presto delle leggende. Stiamo parlando di mostri sacri del calcio che hanno scritto pagine bellissime di storia dello sport più amato in Italia. Chi vi scrive sceglie, tra i Milan-Inter (o Inter-Milan) più emozionanti della storia recente, quello andato in scena nel 2003, in quelle due interminabili semifinali di Champions League. Pochi goal (due tra andata e ritorno), ma centottanta minuti di autentica passione e non consigliati ai deboli di cuore. Ricordi lontani di un calcio italiano che dominava in Europa.
SPETTACOLO VIETATO– In questo derby di Milano, che chiude il 2013 della Serie A, non ci sono soltanto novanta minuti davvero sgradevoli per gli amanti del bel calcio. A rendere soporifera la gara che va in scena a San Siro c’è anche il divieto di coreografie imposto alla Curva Sud, il cuore della tifoseria rossonera. E in settimana ci aveva pensato pure la giustizia sportiva, che aveva accolto il ricorso presentato dall’Inter contro la chiusura del settore nord dello stadio milanese a seguito della squalifica inflitta per alcuni cori dei propri tifosi. E ancora una volta si era parlato di “discriminazione territoriale”.
PALACIO vs BALOTELLI– Mazzarri e Allegri si affidano, rispettivamente, all’argentino e all’italiano per cercare di vincere una partita importante per la classifica, deludente per entrambe le milanesi. Il primo tempo vede un Milan forse più pericoloso e in più di un’occasione vicino alla rete. E’ Balotelli il più pericoloso dei rossoneri, che già dopo 8’ vede un suo tiro deviato in angolo. Pochi minuti dopo la bella girata in area interista del grande ex dell’incontro va sopra la traversa. Al 12’ è Kakà, alla ricerca della rete numero 100 con il Milan, ad entrare in area ma il suo potente rasoterra è respinto da Handanovic. Al 30’ Poli, a pochissimi metri dalla porta, calcia altissimo.
E l’Inter? Per vedere i nerazzurri bisogna aspettare la mezzora di gioco, quando il Milan perde improvvisamente metri e soffre la pressione degli uomini di Mazzarri. Attorno al 40’ polemiche interiste per un contrasto in area di Zapata su Palacio, ma Mazzoleni lascia proseguire.
SBADIGLI- I primi minuti del secondo tempo sono di bassissima intensità. Poco gioco, poche idee e tanti, forse troppi, passaggi sbagliati dalle due squadre. Su calcio d’angolo, al 11’ è ancora Balotelli a cercare di animare una partita assai deludente. Peccato che l’esterno al volo finisca a pochi centimetri dal palo. Poi più niente, se non troppi cartellini gialli da entrambe le parti, un episodio da moviola in area nerazzurra con un presunto tocco di mano di Nagatomo e delle grandi parate di Abbiati, uno che di derby ne ha visti tanti.
IMPROVVISAMENTE LA LUCE- Nell’ultimo quarto d’ora il Milan crolla e concede grandi spazi all’Inter. E al 41’ i nerazzurri passano: Guarin serve in area Palacio che, con un colpo di tacco, porta l’Inter in vantaggio e fa esplodere di gioia i tifosi interisti, Thohir compreso. E’ una rete meravigliosa, un colpo da giocoliere, di quelli che difficilmente si vedono nei tristi(e poveri) campi della Serie A.
Il Milan accusa il colpo e, quando mancano pochissimi minuti al triplice fischio Muntari, altro ex dell’incontro, perde la testa e scaraventa per terra Kuzmanovic. Inevitabile il cartellino rosso. Troppo nervosismo tra i rossoneri, che sembrano abbonati al taccuino degli arbitri. Le ultime emozioni le regala un calcio di punizione di Balotelli: il pallone attraversa tutta l’area dell’Inter, ma Handanovic è bravo e deviarlo. E quando Mazzoleni decreta la fine delle avversità, è festa per il popolo nerazzurro.
MILAN BOCCIATO- Non ci sono ricordi, nel trentennio berlusconiano, di un Milan così in difficoltà. Una squadra in crisi da tempo ma che non ha il coraggio di farsi curare, magari da mani più esperte di un sempre più contestato Allegri. Inoltre la rosa è composta da tanti giocatori mediocri, che però farebbero la fortuna di tante squadre che lottano per non retrocedere. Saranno infernali i mesi che separano i tifosi dalla tanto attesa rivoluzione che avverrà al termine di questa stagione, con l’arrivo di Clarence Seedorf in panchina. L’Europa è lontanissima(il terzo posto dista solo 17 punti) e le avversarie per un posto nei salotti buoni del calcio continentale sono decisamente più in forma dei rossoneri. L’unica bella notizia è il ritorno in campo di Pazzini dopo un lungo infortunio, anche se, secondo i ben informati, il giocatore sarebbe con la valigia in mano. Infine va registrata l’ennesima prestazione anonima di Matri, entrato dopo la mezzora della ripresa. L’ex Juventus sta davvero deludendo tutti, e non è da escludere un suo clamoroso addio già nella finestra di gennaio.