Secondo una recente analisi accurata dal quotidiano statunitense “The Washington Post“, nel corso degli ultimi dieci anni i governi di Colombia e Stati Uniti hanno rafforzato il loro stretto rapporto militare con l’attuazione di un programma segreto della CIA che mirava a uccidere i leader delle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo (FARC-EP). Il programma fu autorizzato dall’ex Presidente statunitense George W. Bush nel 2000, e in seguito prorogato da quello attuale Barack Obama, e i finanziamenti delle operazioni prevedevano un budget di vari miliardi di dollari, oltre a quello del “Plan Colombia” già varato nel 2000.
L’inizio formale delle operazioni avvenne nel 2003: attraverso sofisticati sistemi di monitoraggio, la CIA cercò di individuare le basi e i campi di addestramento dei guerriglieri, e poi trasmettere le informazioni all’esercito colombiano. Tuttavia, poiché i risultati iniziali furono scarsi, soprattutto per merito della preparazione tattica delle FARC-EP, nel 2006 la CIA decise di ricorrere all’uso di uno strumento particolarmente efficace per uccidere i guerriglieri. Si trattava di un’arma con sistema GPS, del costo di 30’000 dollari, in grado di convertire delle bombe poco accurate in ordigni intelligenti.
Tra le operazioni realizzate ricorrendo proprio a tale strumento, quella più controversa avvenne nel 2008 e causò la morte di Raúl Reyes, considerato uno dei principali leader delle FARC-EP. La base di Reyes fu localizzata al confine fra la Colombia e l’Ecuador, e l’attacco delle truppe colombiane sul territorio ecuadoregno comportò un’incredibile escalation di tensioni nella regione, in seguito “risolte” con le scuse ufficiali del governo di Bogotá.
Il numero delle operazioni di tale programma sono aumentate dal 2010, ovvero dopo l’insediamento dell’attuale Presidente colombiano Juan Manuel Santos, e in particolare nel corso degli ultimi due anni. Tali operazioni militari hanno seriamente inciso sulla condizione di attuale debolezza delle FARC-EP, che ha indotto i propri leader ad avviare di recente dei negoziati per un accordo di pace con il governo colombiano.