La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione della posizione di Silvio Berlusconi in relazione al caso della lettera recapitata agli italiani nel febbraio scorso con la promessa di rimborso dell’Imu 2012 in caso di vittoria alle elezioni. Il reato ipotizzato per l’ex premier era stato quello di voto di scambio e violazione dell’art. 96 del testo unico della legge elettorale.
Il pubblico ministero Roberto Felici, nel motivare la richiesta di archiviazione sottolinea: “La missiva inviata da Berlusconi poteva esser sì suggestiva ma il possibile rimborso dell’Imu poteva essere qualificato come un impegno politico futuro da assumere in caso di vittoria elettorale e non con una contropartita per coloro che avessero votato Pdl”.
La lettera fu inviata a milioni di famiglie con la dichiarazione firmata dall’allora leader del Pdl. Berlusconi assicurava ai cittadini che, in caso di vittoria elettorale, avrebbe rimborsato sul conto corrente o in contanti agli sportelli postali la cifra che gli italiani avevano versato nel 2012 per pagare la tassa sulla prima casa.
Il fatto suscitò scalpore, anche perché non furono pochi i casi di persone (compresi extracomunitari residenti) che con quella lettera si recarono agli uffici comunali o addirittura ai seggi per cercare di ottenere il pagamento della somma che era stata promessa dal Cavaliere.