Chi l’avrebbe mai detto. Il 2013 è stato il primo, dopo molti anni, in cui si è registrato un calo, seppur molto tiepido, del carico fiscale sulle famiglie italiane. A dirlo è la Cgia di Mestre, sempre foriera di focus e studi molto interessanti in materia fiscale. Nel caso di specie, l’associazione degli artigiani guidati da Giuseppe Bortolussi ha calcolato gli sgravi fiscali su tre diverse tipologie familiari: un giovane operaio senza familiari a carico beneficia di un risparmio fiscale di 15 euro.
Per una famiglia bireddito con un figlio a carico, invece, il peso delle tasse diminuisce di 178 euro, mentre sale a 250 euro lo sgravio per una famiglia monoreddito con due figli a carico. Interessante anche la proiezione sul 2014, dal quale sembrerebbe risultare una miglior distribuzione del peso fiscale in relazione al reddito.
Nel corso del prossimo anno, infatti, almeno per i primi due esempi, la situazione è destinata a migliorare, grazie alla riduzione del cuneo fiscale approvato dal Governo Letta con la legge di Stabilità. Se per il giovane operaio la contrazione rispetto al 2013 sarà di 111 euro, per la coppia con un figlio salirà a 183 euro. Solo nel caso della famiglia monoreddito con un livello retributivo medio alto, le tasse sono destinate ad aumentare: rispetto a quest’anno, nel 2014 pagherà 164 euro in più.
Il beneficio suddetto, spiega Bortolussi, è frutto soprattutto dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa: “Con l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e con l’incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico – dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – nel 2013 queste misure hanno assunto una dimensione economica superiore a tutti gli aumenti registrati nel corso dell’anno. Grazie a ciò, le famiglie hanno potuto godere di una riduzione del carico fiscale rispetto al 2012”.
La politica “redistributiva” continuerà, come già detto, nel 2014, almeno per quanto riguarda il lavoro dipendente: “Con il taglio del cuneo che premierà solo i lavoratori dipendenti, dal 2014 i risparmi saranno più pesanti per i livelli retributivi più bassi, mentre tenderanno a ridursi man mano che cresce il reddito”. Il beneficio verrà però ammortizzato dall’aumento dovuto all’introduzione della Tasi, dall’aggravio dell’Iva e dal ritocco all’insù delle addizionali e del carburanti e “non riguarderà le famiglie composte da pensionati e lavoratori autonomi che non potranno beneficiare del taglio del cuneo fiscale. Queste famiglie, pertanto, saranno chiamate, molto probabilmente, a pagare di più rispetto a quanto hanno versato quest’anno”.