Fassina dice sì al rimpasto “Pronto a sacrificarmi se serve”.
Il nuovo corso renziano reclama a gran voce un rimpasto di governo, richiesto anche da Scelta Civica. E Stefano Fassina, viceministro dell’Economia, è pronto a sacrificarsi pur di dare una svolta importante alla marcia del governo, finora non entusiasmante. “Per dare forza di cambiamento al governo credo che sia non solo legittimo ma anche utile che, una volta definita l’agenda, si proceda anche a una revisione della squadra di governo al fine di rendere la presenza del Pd coerente con il risultato congressuale. Oggi la squadra di governo è espressione di un Pd archiviato. E io sono il primo a mettere il mio incarico a disposizione del premier e del segretario”.
L’esponente Pd, in un’intervista all’Unità, dice la sua anche sul programma della nuova segreteria democratica. “Ho letto i temi su cui intende concentrarsi la nuova segreteria e mi paiono condivisibili. Ora bisogna sviluppare i titoli per costruire l’agenda del Pd e favorire quel cambio di passo che viene richiesto al governo”. Tuttavia, avvisa Fassina, “una cosa deve essere chiara: non si può andare avanti con questo gioco in cui dalla segreteria Pd si fanno delle caricature distruttive dell’azione del governo, mentre autorevoli ministri si arrampicano sugli specchi con interpretazioni minimali di questi attacchi”. Il viceministro va nel dettaglio: “Ho letto di una roadmap della segreteria che prevede prima la presentazione della proposta sulla legge elettorale e delle nuove norme sul lavoro e su altri temi rilevanti, e una settimana dopo la riunione della direzione. Se è vero, chiedo ufficialmente al segretario e al presidente Cuperlo di invertire i tempi. Prima si riunisca la direzione, poi ci sia la presentazione pubblica della posizione del Pd. Altrimenti – avverte – cominciamo male”.
Andrea Turco