L’India annulla la fornitura di 12 elicotteri da Finmeccanica
La richiesta di AgustaWestland, compagnia anglo-italiana per la progettazione di elicotteri e controllata da Finmeccanica, è stata accettata da Nuova Delhi: si farà un arbitrato internazionale per la cancellazione della fornitura di dodici elicotteri “Aw 101” destinati allo stato asiatico. Il contratto, valevole ben 560.000.000 di euro, era balzato all’onore delle cronache grazie ad uno scandalo per corruzione già mesi fa.
Secondo l’agenzia indiana Pti la decisione è stata presa di comune accordo tra Ministro della Difesa e Primo Ministro indiano ed ufficializzata attraverso la seguente nota: “Il governo dell’India ha cancellato con effetto immediato l’accordo firmato con AgustaWestland International (Awil) l’8 febbraio 2010 per la fornitura di 12 elicotteri VVIP/VIP con la motivazione della trasgressione del Patto precontrattuale di integrità (Pcip) e dell’Accordo stesso con Awil. Suffragato dall’opinione ricevuta in precedenza dalla Procura generale dell’India il governo ha espresso l’opinione che le questioni legate all’integrità delle parti non siano soggette ad arbitrato”.
Una decisione comunque già presa lo scorso 19 novembre da parte di Nuova Delhi, seppure Finmeccanica abbia dichiarato all’Ansa di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal Ministero della Difesa indiano. L’holding italiana ha comunque riaffermato la “correttezza dei propri comportamenti” e la volontà “far valere le proprie ragioni in ogni sede competente”.
La decisione di ricorrere all’arbitrato è, quindi, comune: già il 20 novembre 2013 Awil aveva nominato come suo arbitro l’ex giudice della Corte Suprema ed ex presidente dell’Alta Corte del Kerala, B.N. Srikrishna, mentre il governo indiano ha optato per l’ex giudice della Corte Suprema B.P. Jeevan Reddy.
Lo scandalo corruttivo è il principio per il quale l’accordo è stato annullato: ad ottobre scorso è stato arrestato il presunto mediatore che avrebbe corrotto alcuni contatti indiani al fine di ottenere successo per l’accordo, l’italo-americano Guido Ralph Haschke. Ma a destare più clamore è stato l’arresto, avvenuto il 12 febbraio 2013, dell’ex amministratore delegato e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. Un ruolo in questo scandalo sembra averlo pure lui, oltre che l’ex capo dell’aviazione indiana, S.P. Tyagi.