Russia, verso l’immunità a vita per gli ex Presidenti

Martedì 18 novembre, la Duma di Stato, ossia la camera bassa del parlamento russo, ha approvato in prima lettura un nuovo disegno di legge per concedere immunità penale e amministrativa a vita agli ex Presidenti.

Il contenuto della legge

Il testo di legge prevede l’immunità totale, per gli ex presidenti, per ogni crimine commesso. Una modifica sostanziale rispetto alla legge attuale, che già prevede l’immunità per gli ex presidenti della Federazione, ma solo per eventuali crimini commessi mentre erano in carica.

L’immunità non solo viene estesa ai membri della famiglia presidenziale, ma prevede anche che gli ex Presidenti non possano essere ad alcun titolo interrogati, né che i loro beni possano essere soggetti a confisca o sequestrati alla ricerca di prove di colpevolezza.
Tale immunità potrà essere revocata solo in circostanze eccezionali, come una concreta e comprovata accusa di alto tradimento e dopo un’approvazione dei due terzi della Duma.

La legge rientra nel pacchetto di riforme approvate con il referendum costituzionale dello scorso luglio. Un referendum di cui si è parlato soprattutto per l’eliminazione del divieto del doppio mandato consecutivo per il presidente della Federazione Russa. Un divieto nel quale l’attuale presidente, Vladimir Putin, si era già imbattuto nel quadriennio 2008-2012, periodo nel quale fu Dmitrij Medvedev a ricoprire la carica di presidente.

 

L’iter di approvazione

L’iter per l’approvazione definitiva della legge non è ancora concluso. La legge dovrà infatti passare anche la seconda e terza lettura della Duma di Stato. Successivamente, dovrà essere ratifica dal Consiglio della Federazione, cioè la camera alta del parlamento russo, e dallo stesso presidente Vladimir Putin. Un iter di approvazione più formale che sostanziale, dopo la prima lettura di legge, considerando l’ampia maggioranza di cui gode Russia Unita – il partito di Putin – alla Duma: ben 338 parlamentari su un totale di 450.

Interessante osservare come Putin volle già concedere questo diritto a un ex-Presidente: Boris Eltsin. La concessione dell’immunità assoluta a Eltsin fu di fatto uno dei primi atti di Putin come presidente della Federazione, a inizio 2000.