Vacanze di Natale al cinema: ad ognuno il suo
Che gli italiani non rinunciano mai al grande schermo, nemmeno coi prezzi dei biglietti alle stelle, ormai è assodato. Soprattutto poi nel periodo natalizio.Di solito si prediligono le pellicole italiane, che normalmente sotto Natale non hanno la pretesa di essere particolarmente ricercate, ma solo di strappare due risate spensierate: la maggior parte degli italiani, almeno quando è festa, decide di confinare la serietà al resto dell’anno.
In questa vacanze di Natale 2013, non a caso, ha sbancato il botteghino il classico cinepanettone di Christian De Sica, Colpi di fortuna, quest’anno diviso in tre episodi tutti incentrati sul binomio fortuna-sfortuna, con Luca e Paolo, Lillo e Greg e Francesco Mandelli. Una critica mediocre, niente di più e niente di meno di ciò che si pensava. Sotto le aspettative invece il film di Giovanni Brizzi con Abatantuono, Bisio, la Capotondi, Indovina chi viene a Natale : una commedia che rimane nell’anonimato, lenta e senza snodi significativi. Qualche parola positiva in più per Un fantastico via vai, firmato Leonardo Pieraccioni: l’idea c’era, Pieraccioni piace sempre, ma qui è seguito da un cast nel complesso poco soddisfacente e compie l’errore di lasciare poco sviluppate delle tematiche che avrebbero elevato il livello generale del film. Bisogna riconoscere comunque il suo stile, sempre lontano da volgarità gratuite e ricco di spunti interessanti.
Di tutt’altro genere invece un film che parla di morte senza cadere nella retorica né puntare troppo sulla drammaticità, una storia solida e completa che trasmette molto, in poche parole una vera opera d’arte: si tratta di Still life di Umberto Pasolini, già vincitore, tra l’altro, del Premio Orizzonti per la regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Per continuare con le pellicole soddisfacenti, bisogna adesso spostarsi all’estero: negli USA nasce I sogni segreti di Walter Mitty, e in Gran Bretagna Philomena. Entrambi molto apprezzati dalla critica e dal pubblico, sono film che colpiscono per motivi diversi. Il primo, diretto e interpretato da un bravissimo Ben Stiller, è un film che naviga nella fantasia sullo sfondo di una vita reale: è la storia dell’archivista delle foto per la rivista “Life” , che deve trovare un negativo degno della copertina dell’ultimo numero. Partendo alla ricerca del negativo perfetto, Walter Mitty è costretto ad uscire dal suo mondo dominato dall’immaginazione e a confrontarsi con alcuni dei luoghi più fantastici del pianeta: allora qual è la soglia tra realtà e finzione?
Ma la storia, l’interpretazione e la regia migliori arrivano dalla Gran Bretagna. Philomena è un’adolescente che rimane incinta negli anni Cinquanta ed è costretta dalla famiglia a dare in adozione il figlio, ma non si darà mai per vinta e, con l’aiuto di un giornalista, compirà l’incessante ricerca di una parte di sé. Judi Dench, Steve Coogan, con la regia di Stephen Frears: quest’anno, a Natale, vince una storia di vita vera, aggrappata ai problemi e alle difficoltà superati non con la fantasia, ma con la speranza.
Cecilia Lazzareschi