Si è spento a 71 anni Eusebio, uno dei più forti giocatori di sempre, simbolo e ambasciatore del calcio portoghese. Lo riferisce il quotidiano lusitano A Bola, secondo cui per la Pantera Nera sarebbe stato fatale un arresto cardiaco.
LEGGENDA- Nato nel 1942 in Mozambico , ex colonia del Portogallo, Eusebio ha scritto la storia del Benfica e della Nazionale portoghese. Con la società di Lisbona, nella finale di Coppa dei Campioni del 1962 contro il Real Madrid di Puskas e Di Stefano, la Pantera Nera realizzò una meravigliosa doppietta nel 5 a 3 che valse al Benfica la seconda ed ultima affermazione a livello continentale. Da quel momento il Benfica non vinse più nulla fuori dal Portogallo, e questo, a detta dei più scaramantici,per una sorta di maledizione lanciata da Bèla Guttmann. “Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni”. Il tecnico ungherese pronunciò queste parole dopo aver lasciato la panchina delle Aquile per non aver ricevuto dalla dirigenza quel meritato premio per le due Coppe dei Campioni conquistate in due anni.
Nei 15 anni di Benfica, Eusebio vinse tantissimo, 11 campionati portoghesi e 5 Coppe di Portogallo, oltre alla Coppa dei Campioni del 1962. Impressionante quello che riuscì a fare con quella maglia, più di 300 reti tra campionato e competizioni internazionali in altrettanti incontri, che gli valsero 1 Pallone d’Oro nel 1965 e 2 Scarpe d’Oro.
LA NAZIONALE- Non solo il Benfica nella carriera della Pantera Nera. A renderlo il più grande giocatore portoghese di sempre, anche le imprese con la sua Nazionale. Nel Mondiale del 1966 in Inghilterra, Eusebio portò il Portogallo quasi sul tetto del Mondo, fermandosi al terzo posto finale con 9 realizzazioni(capocannoniere della manifestazioni).
La notizia della morte di Eusebio, è stata accolta con grande tristezza da tutto il Mondo, in particolare da chi lo ha considerato ( e lo considererà per sempre) un eroe nazionale.
Per Josè Mourinho “Eusebio è immortale, ed è stato uno dei più grandi della storia del Portogallo”. Immediato anche il ricordo di chi è stato considerato l’erede naturale della Pantera Nera, ovvero Cristiano Ronaldo. “Per sempre eterno”, scrive CR7 sulla sua pagina ufficiale, “riposa in pace”.