La Serie A torna e riparte col botto, dopo la sosta natalizia. Il primo turno di campionato del 2014 (che vedrà il grosso delle partite disputarsi di lunedì, giorno di Epifania, in luogo del consueto appuntamento domenicale) presenta infatti tre anticipi tra cui spicca lo scontro al vertice tra Juventus e Roma. Il consueto posticipo serale si giocherà alle 18:30 e non alle 20:45.
Dopo aver dato il via alla Serie A 2013-14 con Verona-Milan, oggi il Bentegodi inaugurerà anche il nuovo anno solare, con la sfida tra Chievo e Cagliari. I gialloblu sono reduci da 2 sconfitte consecutive, che hanno interrotto il buon periodo coinciso con il ritorno di Corini sulla panchina del club. Il Cagliari invece può vantare ben 6 gare consecutive senza sconfitte. Tuttavia, l’ultima sconfitta è arrivata proprio al Bentegodi (2-1 contro l’Hellas). A ciò si aggiunge l’incapacità cronica dei sardi di vincere in casa del Chievo (mai in 8 precedenti). Corini recupera Cesar al centro della difesa, mentre Lopez dovrà rinunciare allo squalificato Nené.
Alle 18 tocca invece alla Fiorentina, che ospiterà il Livorno in un derby tutto toscano. Sia le statistiche (9 successi viola su 14 precedenti) che lo stato di forma in campionato (2 vittorie consecutive per i viola, 2 ko per i labronici) pendono dalla parte della squadra allenata da Montella, che dovrà ancora rinunciare a Gomez e dovrebbe preferire Ilicic a Joaquin. Nel Livorno mancheranno Emerson e Coda, mentre Siligardi dovrebbe partire dalla panchina.
L’anticipo serale è anche il big match della giornata. Di fronte la Juventus (capolista con 46 punti conquistati su 51 disponibili) e la Roma (distanziata di 5 lunghezze). I bianconeri sono reduci da ben 9 successi di fila, mentre i capitolini restano l’unica squadra imbattuta del campionato. Conte dovrebbe sciogliere solo all’ultimo i dubbi riguardanti Barzagli, Pirlo e Tevez, anche se tutti e tre hanno buone chances di partire titolari. Nella Roma rientrano Strootman e De Rossi, mentre tra Ljajic, Destro e Florenzi dovrebbe spuntarla l’ex viola. Lo storico è nettamente a favore dei bianconeri, con 54 successi in 86 precedenti, a fronte di 21 pareggi ed 11 vittorie giallorosse.
Il primo lunch match del 2014 vedrà in campo il Napoli, che al San Paolo ospiterà la Sampdoria. Gli azzurri sono in serie positiva da 4 turni, pur avendo rallentato la corsa rispetto ai primi 2 mesi di campionato (28 punti conquistati nelle prime 11 giornate, appena 8 nelle ultime 6). Buon momento anche per i liguri, che sono ancora imbattuti dopo l’arrivo di Mihajlovic sulla panchina (2 vittorie e 3 pareggi). Modulo speculare per Benitez e Mihajlovic, un 4-2-3-1 che vedrà da un lato il probabile rientro di Hamsik (ancora in dubbio dopo il problema al piede accusato contro il Parma) e dall’altro il recupero di Eder e De Silvestri. Sono 19 i successi dei partenopei su 45 precedenti, a fronte di 18 pareggi ed 8 vittorie blucerchiate.
Domani alle 15 sarà il turno di Catania-Bologna, Genoa-Sassuolo, Milan-Atalanta, Parma-Torino ed Udinese-Verona.
La sfida più importante del pomeriggio riguarda senza dubbio i rossoneri, che proveranno a gettarsi alle spalle una seconda parte di 2013 da incubo. Appena 19 punti conquistati in 17 giornate, solamente 4 vittorie in campionato, di cui l’ultima in casa risalente a quasi 3 mesi fa. Di fronte un’Atalanta che non vince da ben 2 mesi. Appena 43 i gol realizzati complessivamente dai due club nelle prime 17 giornate (25 dai rossoneri, 18 dagli orobici): un po’ pochi per sperare di replicare il Milan-Atalanta dell’ottobre ’72, che con il suo risultato finale (9-3 per i rossoneri) rappresenta a tutt’oggi il record di sempre di gol realizzati in una sola gara di Serie A, oltre ad essere uno dei 28 successi milanisti nei 53 precedenti disputati a San Siro. Allegri dovrà rinunciare ad Abate, Birsa ed El Shaarawy (che ne avrà per altri 2 mesi), oltre allo squalificato Muntari. Honda non sarà della partita mentre l’altro neo acquisto Rami contende un posto a Zapata. Nell’Atalanta torna a disposizione l’ex Yepes.
Il Catania si affida al figliuol prodigo Lodi (appena arrivato in prestito dal Genoa, società con cui il Catania continua a mantenere la comproprietà del cartellino del centrocampista) per risollevarsi dal fondo della classifica. I 10 punti conquistati nelle prime 17 giornate (a cui si aggiunge un’astinenza di reti di ben 4 giornate e di vittorie di quasi 2 mesi) sono un campanello d’allarme più che giustificato. Di fronte un Bologna che, pur rivitalizzato dal successo contro il Genoa nell’ultimo turno del 2013, continua a navigare in acque pericolose (appena un punto sopra la zona retrocessione). De Canio rilancia Bergessio mentre Pioli dovrebbe rinunciare al portiere Curci, acciaccato. Nello storico a farla da padrone è il segno “X”, occorso in ben 6 dei 13 precedenti.
A Marassi andrà in scena l’inedita sfida tra Genoa e Sassuolo. Entrambe le squadre proveranno ad interrompere il digiuno di successi (5 turni per i liguri, 4 per gli emiliani), in una gara che vedrà di fronte due tra gli attacchi più sterili del campionato (17 reti a testa, meglio solo di Bologna, Chievo e Catania). Gasp ritrova Gilardino, mentre nel Sassuolo dovrebbe tornare dal 1’ capitan Magnanelli.
Al Tardini andrà di scena Parma-Torino, che vedrà di fronte due tra le squadre più in forma del campionato. Ben sei i turni consecutivi senza sconfitte per i ducali (reduci da 4 pareggi consecutivi), 5 per i granata (sempre vincenti nelle ultime 3 giornate). Donadoni deve rinunciare allo squalificato Gobbi, mentre tra le file granata mancheranno gli infortunati Bovo e Larrondo. Un solo successo per il Torino in 12 precedenti sul campo dei gialloblu.
L’Udinese ospita il Verona, in una sfida che opporrà la grande rivelazione delle 3 stagioni passate (i friulani di Guidolin, sempre qualificati alle coppe europee nel triennio precedente) e quella della stagione in corso (i gialloblu di Mandorlini, neopromossi e sesti in classifica a -2 dalla zona UEFA). Tra i friulani Domizzi è disponibile (dopo la frattura al setto nasale) ma potrebbe non essere rischiato. Mandorlini recupera Gomez ed Iturbe ma potrebbe dover rinunciare a Cirigliano. Un solo successo per il Verona in 11 precedenti sul campo dei friulani, legato però ad un piacevole ricordo: il 3-5 con cui i gialloblu travolsero nell’85 i bianconeri rappresentò uno dei vari capitoli della cavalcata trionfale che culminò nel clamoroso scudetto del Verona targato Bagnoli.
Sarà la sfida tra Lazio ed Inter a chiudere il programma della diciottesima giornata. I nerazzurri proveranno a dare continuità al successo nel derby, per proseguire la rincorsa ad un posto in Champions League (a -5 dal Napoli terzo in classifica). La Lazio riparte da Reja, dopo il brusco licenziamento di Petkovic (il cui strascico legale sembra ancora lontano da una risoluzione), che paga un andamento altamente deficitario (una sola vittoria nelle ultime 8 giornate).
Il neo tecnico biancoceleste non stravolge l’assetto tattico del precedessore, mantenendo la linea difensiva a 4, con Biava a guidare il reparto e Ledesma in cabina di regia. Mazzarri deve rinunciare allo squalificato Campagnaro (giocherà Ranocchia) e a Taider, affidandosi a Palacio unica punta. Sono 29 i successi biancocelesti in 80 precedenti, a fronte di 30 pareggi e 21 vittorie nerazzurre.