Saccomanni vede rosa “Sarà un anno di svolta. Giù le tasse”.
“Il 2014 sarà l’anno della svolta. La ripresa si consoliderà e famiglie e imprese pagheranno meno tasse. Ma la precondizione è la stabilità politica, senza la quale l’Italia è a rischio”. Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni dispensa tutto il suo ottimismo in un’intervista a Repubblica. “Nel prossimo triennio le tasse – sottolinea – si ridurranno di ben 9 miliardi, con un calo graduale anno per anno”. Il ministro spiega come le risorse arriveranno “dalla spending review e dal provvedimento sul rientro dei capitali, che vareremo all’inizio di febbraio. E anche dal recupero dell’ evasione fiscale”.
Per Saccomanni il calo dello spread “è un riconoscimento oggettivo dei progressi del Paese”, con i mercati che “prendono atto delle buone cose che abbiamo fatto in questi otto mesi. Detto questo nessuno può negare l’ importanza delle dichiarazioni di Mario Draghi”. A riguardo il ministro avverte che “la stabilità politica è decisiva”. Quanto alle dimissioni del viceministro all’Economia, Stefano Fassina, evidenzia: “Le ragioni del suo gesto sono tutte politiche e non sono riconducibili al rapporto tra di noi, che è sempre stato ottimo”. Sulle voci di rimpasto, Saccomanni taglia corto: “La questione è squisitamente politica”, mentre fa notare che il suo rapporto con il premier “è ed è sempre stato ottimo”. Interpellato sulle proposte per Job Act renziano e contratto unico, spiega: “Dobbiamo superare la frammentazione delle normative e dei contratti, e combattere la precarietà”.