L’Aquila arresti e perquisizioni per tangenti post terremoto
Arresti e perquisizioni a L’Aquila e provincia. L’inchiesta riguarda la fase post terremoto e si riferisce ad alcuni appalti legati alla ricostruzione successiva al terremoto del 6 Aprile del 2009. Sinora quattro persone arrestate e otto indagate. Tra gli indagati l’attuale vicesindaco di L’Aquila Roberto Riga. Le accuse, a vario titolo, millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. Reati, secondo l’accusa, che sarebbero stati commessi nel capoluogo nel periodo che va dal settembre 2009, quindi pochi mesi dal devastante sisma che ha causato 309 vittime, al luglio 2011.
Il commento del vicesindaco Riga “Fulmine a ciel sereno” – Il primo commento del vicesindaco Roga: “Un fulmine a ciel sereno su una vicenda che non conosco. Confido nella magistratura che faccia il suo corso, fornirò elementi per mettere in evidenza la mia piena estraneità – dice il vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga – Per le mie azioni c’è la piena tracciabilità, comunque ho un’informazione di garanzia, non un rinvio a giudizio”. Alla domanda su sue possibili dimissioni ha risposto: “Non ci sto ancora pensando”.
Massimo Cialente sindaco L’Aquila “Sto malissimo, mi sento tradito” – Il sindaco ha subito convocato una riunione di giunta: “Voglio cercare di capire, analizzare fatti, ed assumere le decisioni conseguenti. Sto malissimo, mi sento tradito, perché ho sempre raccomandato a tutti la massima trasparenza e il rispetto della legge”.
Dimissioni del vicesindaco indagato – Ha rassegnato le dimissioni il vicesindaco dell’Aquila, Roberto Riga che risulta tra gli indagati nell’inchiesta sulle tangenti per la ricostruzione post terremoto. All’epoca dei fatti era assessore all’urbanistica.