Strano furto a casa di Salvatore Borsellino
Strano furto a casa di Salvatore Borsellino
Furto nella casa milanese di Salvatore Borsellino: “Fatto strano”. Nell’ambito dell’udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia in corso in queste ore a Palermo, Salvatore Borsellino – leader del movimento delle Agende Rosse e fratello del compianto magistrato Paolo – ha denunciato un episodio dai risvolti inquietanti. Repubblica ha raccolto la testimonianza di Borsellino, il quale ha raccontato di aver subito un furto, nella notte tra il 29 dicembre e il 3 gennaio, nella sua abitazione di Arese (Milano) mentre era assente.
A quanto pare però i malviventi non si sono rivelati dei semplici topi d’appartamento, poiché hanno portato via la cassaforte e rovistato i documenti personali senza toccare minimamente oggetti di valore presenti nei locali milanesi. Insomma una magra refurtiva per dei ladri professionisti. Ma l’episodio che ha insospettito ulteriormente Borsellino è stato il mancato funzionamento del sistema d’allarme, che sembra non sia scattato al momento del furto: “Sto tornando a Milano per integrare la denuncia – ha poi avvisato i magistrati Borsellino – l’allarme ha sempre funzionato. Questa volta le chiamate automatiche ai carabinieri non sono partite. Si dovrà verificare se siano stati utilizzati strumenti che inibiscono gli impianti elettronici, e se, effettivamente, dietro ad un furto possa celarsi altro”. Mentre il leader delle Agende Rosse non ha ancora controllato il computer personale: “Vedrò se sono stati cancellati o visionati i file presenti sul mio dispositivo”.
Proprio due giorni fa Salvatore Borsellino è stato denunciato da Vittorio Sgarbi per vilipendio al Capo dello Stato, a causa delle parole pronunciate contro Giorgio Napolitano: “Lui è il garante della trattativa istituzioni-Cosa Nostra”, aveva detto tempo fa Salvatore Borsellino.