Caso Ablyazov: la Francia autorizza l’estradizione in Russia e Ucraina
Caso Ablyazov: la Francia autorizza l’estradizione in Russia e Ucraina
La corte d’appello francese di Aix-en.Provence ha autorizzato l’estradizione dell’oligarca kazako Mukhtar Ablyazov sia verso la Russia che verso l’Ucraina.
L’oppositore del Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev era stato arrestato in Costa Azzurra, a quanto pare abitava da solo in una villa a Mouans-Sortoux paesino nei pressi di Mourgins nell’entroterra di Cannes, il 31 Luglio scorso: su di lui spiccava un mandato di cattura dell’Interpol, l’arresto era stato condotto con l’ausilio di forze speciali francesi.
Da allora è detenuto in isolamento, condannato per oltraggio a una corte inglese – nel 2011 aveva ottenuto l’asilo politico in Gran Bretagna – a 22 mesi di carcere: avrebbe mentito sull’entità del suo patrimonio, quindi gli venne ordinato di restituire 1,63 miliardi di dollari (più gli interessi) che aveva sottratto alla banca kazaka che diresse dal 2005 al 2009. In più nel Maggio scorso alcune sue proprietà londinesi sono state messe all’asta, altri beni restano al sicuro nelle banche delle isole Vergini Britanniche.
Nella sentenza della corte francese, che ha accolto l’istanza presentata dalla Procura generale il 12 Dicembre scorso, si può leggere che tra le richieste di estradizione si dovrebbe dare priorità a quella emessa dalla Russia in considerazione della “maggiore gravità” dei presunti reati commessi: non solo da Mosca ma anche da Kiev, infatti, Ablyazov è accusato di frode, riciclaggio e di essersi appropriato indebitamente di una decina di miliardi di euro di prestiti depositati nella sua banca, la Turam Alem Bank, per finanziare progetti personali.
Nel suo paese invece, l’ex ministro dell’Energia, è ricercato in base all’accusa di aver sottratto 6 miliardi di dollari alla banca da lui fondata, la BTA, poco prima che fosse nazionalizzata e che a lui fossero tolti tutti gli incarichi. Su questo caso investigava anche la Magistratura britannica.
Gli avvocati del kazako adesso hanno 5 giorni per ricorrere contro la richiesta di estradizione ucraina, una settimana per ricorrere contro quella russa.
Inoltre fanno presente che le corti europee non hanno preso in considerazione i rischi di una (molto probabile) re-estradizione di Ablyazov in Kazakistan.
Astana non ha ancora sottoscritto nessun accordo con Parigi che possa permettere l’estradizione diretta di Ablyazov nel paese di origine, ricordano i familiari e i legali, per cui sono intervenute Russia e Ucraina per fare il “lavoro sporco” che a Nazarbayev il diritto internazionale non concede di fare.
La ricostruzione è aderente alle parole riportate in una lettera che lo stesso Ablyazov, all’indomani della riconquista della libertà di sua moglie Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua, aveva inviato a La Repubblica nella quale sosteneva che “la libertà di mia moglie e di mia figlia è stata concessa unicamente per ottenere la mia estradizione”.