5 giorni a 5 stelle: M5S tenta di riportare il paese alla normalità
“Anno nuovo, ma i partiti rimangono quelli vecchi e logori di sempre”: lo slogan non è sicuramente nuovo per gli addetti ai lavori, ma il M5S continua tenacemente a mettere il dito nella piaga del rapporto ormai conflittuale (per usare un eufemismo) tra opinione pubblica e partitocrazia. Questo il sunto del primo resoconto annuale dei pentastellati in Parlamento.
#pdtassailgioco è l’hashtag di riferimento della 24esima cronistoria grillina intitolata “5 giorni a 5 stelle” che “esce” su youtube e sul blog di Beppe Grillo ogni venerdì.
La prima settimana dell’anno non è stata certo semplice per i parlamentari (soprattutto dell’opposizione) richiamati ad un intensissimo lavoro sulle pensioni d’oro, sulla mini-Imu (da pagare entro il 24 di questo mese), sulla legge elettorale e sugli intrecci di potere all’interno della maggioranza. I partiti, si legge sul blog, “bocciano proposte di buon senso, come quella del MoVimento 5 Stelle per tagliare le pensioni d’oro e aumentare quelle minime. Proposte di buonsenso come quella per abolire la mini-Imu, aumentando la tassazione del gioco d’azzardo. Buonsenso che manca a questo Governo che con il Decreto Imu-Banca d’Italia favorisce come al solito le banche a discapito dei cittadini”. Insoddisfatti, sfiduciati ma sempre combattenti. Soprattutto sul tema ormai reclamato da anni delle pensioni d’oro: il governo ha stracciato in settimana tutte le proposte dell’opposizione che, d’altro canto, non si era dimostrata unita su un’unica proposta di legge. “Se questi sono di sinistra io sono Mao Tse Tung” (La Stampa, 09.01) aveva detto mercoledì Giorgia Meloni dopo che Pd e M5S non avevano sostenuto la sua proposta di legge di “porre come tetto massimo 5 mila euro. Sopra quella soglia- proponeva la Meloni- si calcolano i contributi previdenziali. Se non sono stati versati i contributi corrispondenti, la parte eccedente il tetto viene tagliata e con i risparmi si aumentano pensioni minime e di invalidità” (Il Fatto Quotidiano, 09.01).
Altra questione molto spinosa, è quella dei ministri. Nei giorni pari si parla di rimpasto e in quelli dispari questo viene smentito (non senza risentimenti) ma sul tavolo dei grillini sono presenti da giorni delle mozioni di sfiducia nei confronti dei ministri delle Infrastrutture Maurizio Lupi (per il caso delle grandi navi a Venezia) e delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo (“che fa favori allo zio per l’apertura di un bar in un ospedale” nella sua Benevento). E sembra non essere ancora chiusa la questione Cancellieri “amica della famiglia Ligresti coinvolta in scandali e arresti”. “In Italia, c’è il M5S che tenta di riportare il Paese alla normalità con le mozioni di sfiducia contro questi due ministri” ma “c’è anche il Pd che va a braccetto con Forza Italia” e, quindi, tutto il loro lavoro viene vanificato. Si conclude così il primo resoconto settimanale a 5 stelle. E dell’hashtag #tuttiacasa, nessuna traccia.
Giacomo Salvini