Serie A: ultima giornata d’andata
La Serie A giunge al giro di boa con un turno che ripropone lo schema a “spezzatino”, con 10 gare distribuite in ben 6 momenti diversi: un doppio anticipo al sabato (una gara alle 18, l’altra alle 20:45), un doppio posticipo al lunedì (un match alle 19 e l’altro alle 21) e 6 gare alla domenica (il lunch match delle 12:30, il posticipo serale delle 20:45 e le altre 4 gare al classico orario delle 15).
Livorno-Parma sarà il primo anticipo del sabato. I ducali sono a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo (ultima sconfitta datata 2 novembre). Di fronte un Livorno che, sebbene in caduta libera (un solo punto nelle ultime 7 giornate), in 5 precedenti interni con i gialloblu in Serie A non ha mai perso. Tra i labronici mancherà lo squalificato Schiattarella, mentre nel Parma Cassano torna titolare.
Alle 20:45 tocca invece alla Lazio, ospite del Bologna del neo allenatore Ballardini, con un passato anche sulla panchina biancoceleste. I felsinei sono chiamati ad un drastico cambio di rotta, dopo il tonfo sul campo del Catania ultimo in classifica che è costato la panchina al tecnico Pioli. Di fronte una Lazio che ha già iniziato a trarre i benefici dal cambio di allenatore, con Reja vincente all’esordio contro l’Inter. Ballardini opta per un 3-5-1-1, con Bianchi in pole per il ruolo di unica punta. Nella Lazio fuori Radu e Konko, al loro posto giocheranno Lulic e Cavanda. Lo storico è nettamente a favore dei rossoblu, vincenti in 33 dei 60 precedenti interni.
Il lunch match domenicale andrà in scena all’Olimpico di Torino, con i granata che ospiteranno la Fiorentina. Montella dovrà rinunciare per diverso tempo a Rossi e Gomez, le due punte di diamante dell’attacco viola. In attesa di rinforzi in sede di mercato, il tecnico dei toscani dovrà fare di necessità virtù, schierando un attacco senza punte di ruolo, con Cuadrado, Ilicic ed uno tra Matos e Joaquin. Nel Torino Immobile è in dubbio, ed al suo posto potrebbe giocare uno tra Meggiorini e Barreto. Ben 36 i successi granata su 64 precedenti, con 16 pareggi e 12 successi viola.
Il programma pomeridiano domenicale, di solito avaro di emozioni, proporrà 4 gare di alto livello, con in campo le prime tre della classifica.
La capolista Juventus sarà ospite del Cagliari, in un campo dove ha colto 12 vittorie su 33 precedenti. I bianconeri puntano all’undicesima vittoria di fila, dopo il trionfo nello scontro diretto contro la Roma. Anche i sardi non hanno alcuna intenzione di interrompere una striscia di risultati che li vede imbattuti da ben 7 turni. Conte dovrà rinunciare allo squalificato Barzagli (con Caceres favorito su Ogbonna per sostituirlo). Nel Cagliari ko Nenè, mentre anche Sau dovrebbe partire dalla panchina.
La Roma ospita all’Olimpico il Genoa. I giallorossi sono chiamati a ripartire immediatamente, dopo la batosta dello Juventus Stadium. La sconfitta di domenica scorsa ha inoltre creato problemi di formazione a Garcia, che dovrà rinunciare agli squalificati De Rossi, Castan e Ljajic ed all’infortunato Balzaretti. In dubbio anche Pjanic, uscito malconcio dal big match di Torino. Ci sarà invece il neo acquisto Nainggolan, già schierato in coppa Italia contro la Samp. Nel Genoa (reduce dal successo contro il Sassuolo, che ha riportato i liguri alla vittoria dopo quasi 2 mesi di astinenza) mancherà invece Gilardino (sempre per squalifica), con Calaiò pronto a sostituirlo. La tradizione è nettamente a favore dei giallorossi, vincenti in ben 33 dei 46 precedenti.
Il Napoli sarà impegnato nella difficile trasferta di Verona. Benitez dovrà fare i conti con ben 4 assenze pesanti (Reina, Hamsik, Zuniga e Behrami, anche se lo slovacco dovrebbe andare in panchina). Di fronte un Verona che non smette di stupire, dopo l’1-3 sul campo dell’Udinese che ha sancito il decimo successo in 18 gare ed il nuovo sorpasso ai danni dell’Inter, portando i gialloblu in piena zona Europa League. Mandorlini deve sciogliere il dubbio tra Gomez e Martinho, per affiancare Toni ed Iturbe nel tridente scaligero. Nei precedenti sono 9 i successi veneti, a fronte di 7 pareggi e 6 successi partenopei.
Atalanta-Catania chiude il programma pomeridiano domenicale. Gli etnei dopo il successo contro il Bologna (che ha interrotto un digiuno di vittorie lungo quasi 2 mesi) proveranno a sfatare il tabu di Bergamo, campo in cui non hanno mai vinto nei 13 precedenti. Di fronte un’Atalanta che non sa più vincere (l’ultimo successo risale al 10 novembre) e con un rendimento assolutamente a due facce (12 punti nelle prime 9 giornate, appena 6 nelle successive 9). Nell’Atalanta fuori Carmona, mentre De Canio conferma Frison tra i pali.
Il match serale della domenica sarà Sassuolo-Milan, sfida assolutamente inedita. Gli emiliani del patron Squinzi (grande tifoso rossonero) sono reduci da ben 4 sconfitte consecutive, che li relegano in zona retrocessione, appena un punto sopra l’accoppiata formata da Livorno e Catania. Il Milan prova a dare continuità al largo successo interno contro l’Atalanta (i rossoneri in questa stagione non hanno mai ottenuto due vittorie di fila). I due neo acquisti rossoneri Honda e Rami partiranno dalla panchina, mentre il nuovo arrivato Ariaudo dovrebbe esordire tra gli emiliani.
Lunedì alle 19 andrà in scena il primo dei due posticipi, che vedrà affrontarsi Sampdoria e Udinese. I liguri sono reduci dalla sconfitta di Napoli, che ha interrotto una striscia di 5 risultati utili consecutivi. Continua l’annata scialba dell’Udinese, che contro il Verona ha collezionato la decima sconfitta in 18 giornate. Nella Samp fuori Obiang per squalifica, mentre Guidolin si affida a Di Natale (in odor di ritiro a fine stagione) quale unica punta. Lo storico è nettamente a favore dei blucerchiati, vincenti in 17 dei 32 precedenti.
Inter-Chievo chiuderà il programma della diciannovesima giornata e, con essa, del girone d’andata della Serie A 2013-14. Un solo successo per i clivensi in 11 precedenti, un 1-2 nella stagione 2001-02 che rappresentò l’ultima giornata in testa alla classifica per il “Chievo dei miracoli” guidato da Delneri, capolista solitario per ben 8 giornate di fila, prima di cedere lo scettro e chiudere la stagione con un sorprendente 5° posto finale (ad un punto dalla zona Champions), risultato straordinario per una neopromossa all’esordio assoluto in A. La situazione odierna è ben diversa, con gli scaligeri appena 2 punti sopra la zona retrocessione e a secco di vittorie da un mese. Non va molto meglio all’Inter, che ha collezionato 2 sconfitte nei primi 2 impegni del 2014. Mazzarri dovrà rinunciare a Guarin, squalificato. Stessa sorte per Rigoni in casa Chievo.