Piemonte, Cota rischia il rinvio a giudizio. Salvini: “Magistrati dei centri sociali”
Ancora grattacapi per il Presidente della Giunta regionale piemontese Roberto Cota, dopo l’annullamento del Tar delle Regionali 2010. Secondo la Stampa, infatti, l’esponente leghista potrebbe ricevere presto un pesantissimo rinvio a giudizio da parte della Procura di Torino nell’ambito della cosiddetta vicenda “Rimborsopoli”, che ha colpito il Consiglio regionale del Piemonte.
L’indiscrezione ha mandato su tutte le furie il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, che ha minacciato: “Il prossimo leghista che toccheranno non so se sarà a Torino, Milano, Bologna, Genova, Pordenone, Trento o Vicenza, dodici ore dopo non solo noi ma mille, duemila, diecimila persone pacifiche ma non tanto si mobiliteranno e qualcuno cominci ad avere paura, perché la paura fa bene”. Non è un caso che il nuovo leader del Carroccio prenda a cuore la vicenda piemontese, infatti proprio a Torino è stato battezzato successore di Roberto Maroni soltanto qualche settimana addietro.
Dal canto suo, il governatore Cota ha attaccato i magistrati della Procura della Repubblica di Torino, rivolgendo a loro parole al veleno: “Rimborsi truccati? Queste sono solo schifezze perché siamo stati noi a tagliare i costi della politica, 30 milioni all’anno che saranno usati per i bisogni dei piemontesi”, ha detto dal palco della manifestazione organizzata in suo sostegno. Poi ha parlato di nuovo Salvini: “È cominciata una battaglia e quando si parte per la battaglia si corrono dei rischi, ma se qui, questa sera, non c’è solo gente incazzata ma determinata a mettere a disposizione dei cittadini anche la sua libertà personale. Quello che fanno ci scivola addosso e cominceranno ad avere paura davvero”. E ha tuonato: “Sono orgoglioso di non appartenere ai centri sociali e alla magistratura a loro collegata”.
Fonti del partito di via Bellerio hanno fatto sapere che le manifestazioni di supporto all’operato del governatore piemonetese continueranno a oltranza e sabato 25 si allargherà alla platea degli amministratori del Nord. Sarà la città di Milano a ospitarla, mentre sabato prossimo a Torino la coalizione del centrodestra regionale marcerà di nuovo unita “per difendere la vittoria del 2010 che i magistrati vogliono cancellare”, dopo le 700 presenze registrate, stando ai dati forniti ieri dalla Questura. “Cota è troppo calmo, io non avrei reagito allo stesso modo”, ha subito precisato Matteo Salvini. La Lega di battaglia scende in campo all’indomani degli scandali inanellati nell’era Bossi: l’obiettivo rimane quello di sfondare alle Europee di primavera e di recuperare i consensi persi negli ultimi 2 anni.