Messico, i vigilantes liberano il Paese dai narcotrafficanti
Ieri, nello Stato messicano di Michoacán, un gruppo armato di cittadini costituitisi in “polizia comunitaria” ha occupato la città di Nueva Italia, liberandola dal controllo del cartello della droga Caballeros Templarios. Al termine dello scontro a fuoco contro il gruppo dei criminali, i vigilantes hanno dichiarato di essere intervenuti perché “il governo non aveva fatto nulla per proteggerli”. Una volta dentro la città, i vigilantes hanno addirittura disarmato la polizia locale, spesso accusata di collaborare con gli stessi criminali.
Non si tratta dell’unica rilevante sconfitta per i narcotrafficanti messicani, in particolare per quelli dello Stato del Michoacán, considerato quasi come un “narco-Stato”. Infatti, oltre a Nueva Italia, durante la scorsa settimana erano state occupate anche le cittadine di Paracuaro e Antúnez. Ormai, soltanto la zona attorno alla città di Apatzingán è considerata il centro del potere dei Caballeros Templarios. Ed è proprio lì che lo scorso venerdì, degli uomini mascherati e armati avevano bruciato il palazzo municipale di Apatzingán, e saccheggiato e bruciato vari negozi locali.
Quello della sicurezza è un serio problema per il governo messicano guidato dal Presidente Enrique Peña Nieto, che in questi giorni sta ricevendo la visita del Primo ministro dell’Italia, Enrico Letta. Nel Paese c’è ormai forte sfiducia verso le istituzioni politiche e quelle militari: d’altronde, la polizia è spesso considerata come colpevole di reati, piuttosto che impegnata a impedirli!
All’interno di questo tragico scenario, emergono i gruppi armati di cittadini sorti in città e villaggi in tutto il Messico, in particolare negli Stati della costa dell’oceano Pacifico di Guerrero e Michoacán. Il loro obiettivo è di proteggere le loro comunità dai cartelli della droga, al contrario di quanto non abbiano fatto finora le forze militari. Questi vigilantes già vantano un forte sostegno popolare, soprattutto dopo aver ripristinato le condizioni di tranquillità, mettendo alla fuga i criminali locali. Non si tratta di “supereroi in calzamaglia”, ma di comuni cittadini che indossa e scarpe malridotte, pantaloni larghi e armati di fucili da caccia, intenzionati a rimettere in prima persona la propria vita per proteggere la loro comunità dal Messico, mettendo pertanto in ridicolo indirettamente le potenzialità del governo federale.