Legge elettorale, M5S decide con referendum online
Legge elettorale, M5S decide con referendum online
La Corte Costituzionale ha finalmente depositato le motivazioni della sentenza che, de facto, annullavano il Porcellum. Ora si accelerano i lavori per una nuova legge elettorale. All’inizio di dicembre la Corte Costituzionale si pronunziò su un ricorso di alcuni cittadini sulla costituzionalità della vigente legge elettorale. La legge fu dichiarata parzialmente incostituzionale, e con la pubblicazione delle motivazioni è possibile capirne le conseguenze.
Il parlamento, come si legge nelle motivazioni, resta legittimo, per il prevalere della “continuità degli organi dello stato”. Per tale motivo le elezioni del 2013 e quelle passate sono da considerarsi definitivamente regolari. Con le modifiche della corte, che ha abrogato alcune sue parti, ora il Paese ha ancora una legge elettorale funzionante, qualora ce ne fosse il bisogno: un proporzionale con preferenze e senza il minimo premio di maggioranza.
Ora che le motivazioni sono chiare verosimilmente si avrà un’accelerata nelle trattative per la codificazione di una nuova norma elettorale. Proseguono, infatti, le trattative in merito, con il dominio assoluto di Matteo Renzi. Renzi aveva proposto ai suoi compagni di viaggio al governo 3 alternative: un metodo alla spagnola, con liste bloccate corte; un mattarellum rivisitato con un premio di maggioranza del 15%; la riforma del ‘sindaco d’Italia’, un doppio turno con la formazione vincente che prende il 60%.
Le proposte non hanno trovato ancora il favore di NCD, in particolare, il quale sembra comunque tendere di più verso il doppio turno sullo stile della legge elettorale per le comunali. Resta comunque, per ora, la prima scelta come proposta elettorale perché garantirebbe una stabilità ed una governabilità anche nell’immediato, visto che come alternativa c’è l’accordo con Forza Italia, un vero sgarbo al partito guidato da Alfano.
La pubblicazione delle motivazioni della sentenza della corte costituzionale anima la discussione nel MoVimento 5 Stelle. Il capogruppo al Senato, Vincenzo Santangelo dice a Radio anch’io che in questi giorni sarà organizzato un “referendum online per chiedere alla base quale sia la miglior riforma elettorale per il Paese”. L’annuncio, oltre ad arrivare lo stesso giorno della pubblicazione delle motivazioni della sentenza, arriva il giorno dopo un altro referendum online organizzato dal MoVimento, per decidere la posizione da prendere in parlamento sul reato di clandestinità.
Sulla legge elettorale più volte si è espresso Grillo. Da sempre il leader a 5 stelle ha sempre criticato la Legge Calderoli, ma diverse sono state le sue proposte in merito. In un primo momento Grillo auspicava un cambio di legge elettorale verso un modello più proporzionale. Poi, una volta constatato la crescita del suo partito, ha cominciato a sponsorizzare il Mattarellum, legge che premia i grandi partiti e le grandi coalizioni. In tal senso può essere letta la dichiarazione del vice presidente della Camera Luigi Di Maio, il quale auspica esplicitamente un ritorno al mattarellum. Di Maio, infatti, cita proprio la Corte Costituzionale, criticando la politica di aver procrastinato l’uso del Porcellum quando, a suo avviso, “una politica civile avrebbe ripristinato il Mattarellum e sciolto le camere invece di fare patti di governo pluriennali”.
Francesco Di Matteo