Amici della grande politica e del salotto di Ballarò, è con viva e vibrante soddisfazione che vi diamo il nostro benvenuto per la prima puntata del 2012 di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!
Inizia una nuova annata tutta all’insegna della grande politica, e noi del Termometro siamo qui per seguirla!
[ad]Ma veniamo agli schieramenti in campo: il governo schiera il sottosegretario al ministro dell’economia Gianfranco Polillo, che partecipò l’anno scorso ad una puntata di Ballarò giungendo con oltre un’ora di ritardo a causa della conferenza stampa di Monti. Epici i suoi battibecchi con Di Pietro. L’opposizione intransigente invece sarà rappresentanta da Roberto Maroni, in polemica in questa fase col suo partito nonostante l’assenso del Carroccio alla richiesta d’arresto nei confronti di Nicola Cosentino. Chiudono il quadro dello studio di Giovanni Floris, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, la segretaria della Spi Cgil Carla Cantone, il presidente dell’Anci e sindaco di Reggio nell’Emilia Graziano Delrio e il presidente della Bnl Luigi Abete.
Special guest: Martin Schulz, futuro presidente del Parlamento Europeo.
Attesa, come ogni settimana, per i sondaggi di Nando Pagnoncelli. E per la copertina satirica di Maurizio Crozza.
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21.05 Inizia la puntata! Giovanni Floris pimpante ci mostra subito il cartello 16 senza manco farci gli auguri di buon anno. E’ un cartello che riguarda Nicola Cosentino. Il fatto del giorno. Ma l’altro fatto del giorno lo illustra Alessandro Poggi col suo ennesimo tetro servizio. Si parla ovviamente della malinconica vicenda Malinconico. Poggi si gira nei pressi della Camera, mentre gente legge le news dell’Ansa sul cellulare. Più malinconico di così.
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21.08 Il servizio di Poggi tende ad evidenziare come la vicenda in questione si sia consumata soprattutto grazie all’attività dei giornali. E sottolinea come si tratti del primo scivolone “etico” del governo Monti. Viene letto il comunicato dell’ex sottosegretario. Poi si rientra in studio e Floris afferma che l’intenzione del programma è quello di parlare dei “tempi duri”. Il conduttore lancia il primo ospite…un sorpresa non prevista: Tonino Di Pietro! Tornerà il derby contro Paolillo?
21.11 E spunta un’altra sorpresa: è presente il PdL con l’ex ministro Raffaelle Fitto. “La mia opinione la posso dire?” afferma l’ex governatore pugliese nei confronti dell’ex pm. Per adesso puntata sorprendente dal punto di vista degli ospiti. Fitto evidenzia come l’attacco a Cosentino presumibilmente è specifico. Di Pietro ovviamente difende la categoria e si prevedono scintille sin da questa anteprima. Del resto “Cosentino ha sempre dato la sua disponibilit”, sostiene il pugliese. Si era capito.
22.15 Ed eccolo qui, Gianfranco Paollilo. Che non se la sente di gioire per le dimissioni di Malinconico. Il tutto mentre Floris, prima di parlare di spread, ricorda che sarà presente in trasmissione il futuro presidente del Parlamento Europeo. Infatti ora si parla di Grecia…Ma ora pubblicità. Poi “Maurizio Crozza e il risparmio”.
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21.21 Parte Crozza! Un look in stile Marchionne. Con tanto di pullover. Grande citazione da parte del comico genovese sul salone dell’auto di Detroit. E spunta fuori la voce che è onnipresente in Italilanda. La voce del corazziere. Crozza ha scelto lo studio di Giovanni Floris per lanciare una sua nuova imitazione? Crozza parla un misto tra italiano e inglese. E più facile fare una macchina buona o un trasporto sul Mato Grosso? La Fiom fa ostruzionismo quando ci stanno le riunioni con Obama. “Io sono Malinconico”, conclude il finto ad della Fiat.
21.26 “Devo pagare qualcosa?” “Ma no, lei è pure malinconico”. Abbiamo capito quale sarà l’aggettivo del giorno. Crozza cita Leibniz e Scajola. E spunta il caso Patroni Griffi. Tutti hanno casa al Colosseo. Ma ci si dimentica sempre del segretario del Pri Francesco Nucara, vicino di casa di Scajola. “Se Ahmadinejead avesse una nipote sarebbe perfetto”. E spunta la storiella dei finanziamenti leghisti in Tanzania. La Panzania.
22.29 I commercianti di Cortina non si ricordano come funzionano la cassa per gli scontrini. E lavoriamo alla liberalizzazione di Porta a Porta. Troviamo un degno sostituto di Bruno Vespa. Almeno Crozza ci augura un buon 2012! Poi Floris lancia gli ospiti e l’unica sorpresa, a parte Fitto e Di Pietro, è il presidente dei commercianti di Padova. Parte servizio sul “gruzzoletto” di Vicsia Portel.
21.34 Storie di ordinaria finanzia. Gente che spende le proprie tredicesime in azioni bancarie. Gran bel rischio. Nessuno ha la stessa vocazione al business come l’Ezio Greggio dei tempi del Drive In di Antonio Ricci. E, a proposito di affari, ora tocca a Luigi Abete: fino a 100.000 euro i soldi sono garantiti dallo stato italiano. Quindi bisogna star tranquilli. Del resto veniamo considerati dall’Europa come esempio positivo.
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21.40 L’operatore di banca può sempre sbagliare. E non si può prevedere la sua presunta malafede. Mentre questi principi rivoluzionari vengono esposti nello studio di Rai3 in redazione ci si chiede come mai tra i 27.000 incarichi di Abete che Ballarò cita non ci sia la vicepresidenza del Cio, che ci sembra oggettivamente quella più importante dal punto di vista simbolico. In ogni caso il capo della Bnl ci tiene ad evidenziare come nel servizio precedente l’Unicredit sia stata trattata troppo male. Vero: proprio oggi che ha recuperato il 6% dopo aver perso 45 punti in cinque giorni…Di Pietro sostiene che così la gente “si incazza”. Floris chiede la traduzione del tutto a Schulz (in collegamento), che però, imbarazzato, non risponde
21.44 Carla Cantone parla di Di Pietro e Abete come di affamatori di popoli, cerca di dare una sua lettura alla crisi parlando di risparmio e di pensioni. Pollilo invece evidenzia come si stia parlando di una crisi di carattere internazionale. Peccato non si ricordi, e non parli, di quando restò chiuso dentro la sezione del Pci del Prenestino mentre quei simpaticoni dell’Msi volevano mettere a ferro e fuoco tutto. Allora il gruppo di via Fortebraccio dovette dargli una mano. Ora chiede sostegno all’Europa, a nome dell’Italia, visto che il nostro paese “ha già fatto la sua parte”.
21.50 Polillo dunque smentisce un cartello di Ballarò che a dire il vero però riprendeva il sentire comune: se non si considera il risparmio privato l’Italia necessiterebbe di una manovra finanziaria da 40 miliardi di euro almeno per il prossimo ventennio. Non è vero, per Polillo. Tocca a Schulz che non parla così bene l’italiano da parlare senza traduttore. Ma nonostante tutto riscuote consenso e smonta il dogma filo-austerity tanto caro ad Angela Merkel.
21.54 Ma cosa vuol dire “Martin Schulz, Parlamento Europeo”!?! A questo punto dovrebbero scrivere “Raffaele Fitto, Camera dei Deputati” e “Carla Cantone, centro anziani di Pavia”. In ogni caso Schulz parla quasi da candidato della Spd alla cancelleria, per quanto attacca la Merkel. Purtroppo però ci si rivolge a questo politico tedesco solo come quello che è stato definito “kapò” da Berlusconi. Un po’ come la Bindi, che deve la sua fortuna alle barzellette dell’ex premier?
Fitto è perplesso e cita lo spread che resta pazzerello indipendentemente dal governo. Oramai il PdL si occupa solo di storia. Tanto che cita, giustamente, la presenza della delegazione Spd nel governo tedesco. Il futuro presidente del Parlmaneto Europeo difende la ditta e l’agenda 2010. Non lo dite a Oskar Lafontaine.
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22.05 “Adesso cerchiamo di capire cosa sono le liberalizzazioni”. Manco il Sussidiario degli Oblivion! Marzia Maglio parla dei No Logo. Le liberalizzazioni funzionerebbe ma non arrivano! Del resto se c’è il numero chiuso è perché non tutti possono fare il notaio. Giro nel paese dei treni e dei servizi.
22.11 E finalmente parla Pitruzzella, che difende le liberalizzazioni a spada tratta. Una nomina molto contestata quella della presidenza dell’Antitrust, accusato di essere troppo vicino a Schifani. Mentre parla la Cantone sugli orari dei negozi e sulla necessità di tutelare i salari…ne approfittiamo per la nostra nota di colore!
Nota di colore: anno nuovo, ma solito abbigliamento per il padrone di casa Giovanni Floris, che sfoggia il suo classico gessato, questa volta di colore blu, abbinata con una camicia azzurra ed una cravatta blu, mentre il Presidente di Assonime Luigi Abeteindossa una giacca nera con camicia a righe e cravatta blu con decorazioni bianche. Il Sottosegretario Gianfranco Polillo se avesse una camicia bianca in tinta unita anzichè a righe potrebbe partecipare al film “Le Iene” di Quentin Tarantino, visto che indossa sia la giacca che la cravatta di colore nero, al contrario di Raffaele Fitto, che indossa invece una giacca grigia, una camicia bianca ed una cravatta blu. Carla Cantone indossa un abito grigio-beige, mentre Graziano Del Rio una giacca grigia ed una cravatta azzurra, abbigliamento alquanto simile a quello di Giovanni Pitruzzella. Clamoroso Antonio Di Pietro, amici da casa: a grande sorpresa non ha la spilletta con il simbolo dell’IdV! Una puntata storica! Si noti come la maggior parte degli ospiti indossino cravatte di colore blu, proprio nello stile dell’attuale Premier Mario Monti. Non a caso, in controtendenza, c’è il Tedesco Martin Schultz, che indossa una giacca nera, una camicia bianca ed una cravata color rosso SPD.
22.16 Geniale Zilio: “E’ inutile liberalizzare gli orari dei negozi. La gente di notte dorme”. A questo punto però non si spiega la lotta per l’auditel di Porta a Porta. Pitruzzella sostiene che le liberalizzazioni devono riguardare anche i servizi pubblici locali. Notevole la zeppola del presidente dell’Antitrust.
22.19. Finalmente parla Delrio. Per l’Anci le liberalizzazioni sono necessarie, ma non possono risolvere magicamente tutti i mali. Del resto le municipalizzate non sono state abolite dalla Germania, che a quanto pare per quanto concerne gli enti locali permane un esempio da seguire. Parte poi cartello sulle farmacie. “Come direbbe Tonino: il problema è nell’applicazione” afferma Abete. Questa ci mancava…
22.24 Pagnoncelli incomincia con dei sondaggi su quali sono le priorità in tema di liberalizzazioni: ai primi posti benzinai, assicurazioni e farmacie. Ah, queste accise…
Polillo ricorda, citando Catricalà, che si deve partire dalle liberalizzazioni di stampo economico.
22.30 Gli avvocati resteranno in sospeso per quanto riguarda la loro liberalizzazioni. Così parlò l’ex consulente economico di Cicchitto. Per Di Pietro Polillo non è informato. Ritorna lo scontro! Secondo lo schema del governo, sostiene l’ex pm, fra vent’anno dovrebbe andare in porto la prima tranche di liberalizzazioni. Tiepidi applausi. “Speriamo che Monti abbia le idee più chiare”. Il Presidente dell’Idv parla del governo Monti come se fosse l’Amato I. “Sono rimasto solo io a fare l’opposizione”.
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22.37 Di Pietro pensa. Fitto riflette. Serata sorprendente. L’ex ministro degli affari regionali parla dei massimi sistemi legati ai servizi pubblici locali. Ma noi, se fossimo Floris, gli faremmo una e una sola domanda: ma che fine ha fatto Rocco Palese?
22.41 Partono due servizi di fila: il primo di Paola Baruffi si concentra sull’aumento dei beni di prima necessità. A partire dal pane. Si parla di rincari mentre come sottofondo si sente la colonna sonora de “La vita è bella” firmata da Nicola Piovani.
22.52 Secondo servizio dopo la pubblicità. Si trasformano i soldi in oro. Nemmeno Gargamella coi Puffi. A quanto pare si tratta di una pratica corrente che ha nello scambio con la Svizzera la sua fase più nota. Fantastico quel conducente di macchina extralusso che alla domanda “quanto costa?”, risponde “Non lo so. Deve chiedere a mio padre”. Ricorda Jerry Calà e il suo premonitore “Paga il papi!”. Come sottofondo si sente Shakira. Baila.
22.58 Carla Cantone e Graziano Delrio prendono applausi. Del resto si parla dei pesanti tagli agli enti locali che creano un danno nei confronti dei cittadini più bisognosi. E’ nata una nuova intesa cordiale in nome della tassazione degli immobili?
23.03 Mentre Fitto elogia le magnificenze del governo Berlusconi, Di Pietro simbolicamente si gratta il naso. Mentre Fitto, uno dei più presentabili del suo partito, parla di territorio. Di Pietro parla invece di “10,100, 1000 Cortine”. Di ferro? Intanto “è caduta la cuccagna”.
23.07 Luigi Abete con la sua consueta verve dialoga con Di Pietro e i due fanno scintille. Abbiamo una microcriminalità diffusa con cui ci siamo abituati a convivere. Intanto non riusciamo a convivere con l’audio del satellite di Padova che omette la voce di Fernando Zilio. Che ricorda come la lotta all’evasione si fa in primis cambiando i nostri atteggiamenti.
23.13 Polillo in ogni caso ammette che sul decreto ci sono state nelle sviste, soprattutto per quanto riguarda i temi legati al fisco. Da qui il cartello sulle norme anti-elusione. Ma adesso tocca a Pagnoncelli!
23. 16 Per Pagnoncelli il 58% dei cittadini stima l’operato della Gdf a Cortina d’Ampezzo.
Tre intervistati su quattro considera la costruzione di nuovi posti di lavoro come la vera priorità.
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Il 56% degli intervistati pensa che il governo Berlusconi non avrebbe aumentato le tasse ma avrebbe fatto peggiorare la situazione economica nel suo complesso.
23.18 Il 45% degli italiani NON andrebbe a votare. In controtendenza con l’appello di Napolitano. Il Pd è al 29.5%, PdL al 23, Lega Nord 9.8, Idv 8.0. Pessimo risultato per il partito di Berlusconi. Monti ha un popolarità del 61%. Seguono Casini, Bersani e Di Pietro. Bossi al 21%.
23.19 Per gli italiani c’è uno spazio politico per un nuovo soggetto politico. Ma lo pensano solo il 41%. Un partito di Monti non avrebbe un connotato politico. Il leader ovviamente dovrebbe essere l’attuale premier.
23.21 Il 48% degli intervistati spero in un’ammissione dei quesiti referendari sulla legge elettorale.
Ora parte un servizio sulla Grecia di Andrea Scazzolla che intervista il regista greco Angelopulos.
23.24 La trasmissione si conclude con un collegamento con Enrico Bertolino. Che, ricordiamo, sostenne Enrico Letta alle primarie democratiche del 2007.
23.27 La trasmissione si conclude e riparte lo storico “alè”. Anche questa puntata è terminata. Dopotutto, domani è un altro giorno.
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E ora è il momento delle nostre PAGELLE!
[ad]DI PIETRO – 6 – Parte piano, poi, come ormai di consueto, si comporta da diesel, e si scalda pian piano, ed ingaggia, come qualche puntata fa, qualche simpatico duetto con Polillo, che lo accusa, ridendo di essere indisciplinato. IL SOLITO
FITTO – 5,5 – Pacato e sulla difensiva, se ne sta lì, con aria dimessa, a dire senza troppa veemenza le sue opinioni. RIFLESSIVO
POLILLO – 6,5 – Stile veemente e forte, si fa notare ed evita gli attacchi potenziali della Cantone e di Di Pietro evitando di dargli punti di riferimento, proprio come le punte negli schemi di Mourinho. Non è magari proprio la prima punta, ma si adatta bene allo schema. GORAN PANDEV
CANTONE – 4,5 – “Invece di litigare, pensiamo a come risolvere i problemi dei risparmiatori” Questa frase sintetizza una performance decisamente prevedibile. RETORICA
DEL RIO – 6,5 – In maniera chiara ed elegante esponte temi ed opinioni. GENTLEMAN
ABETE – 6,5 – Col suo classico stile scaciato si pronuncia in favore delle liberalizzazioni e per la crescita del Paese. VEEMENTE
PITRUZZELLA – 6 – Spiega in maniera chiara la questione liberalizzazioni. DIDASCALICO
FLORIS – 6 – Puntata tranquilla, poco lavoro per il conduttore. NULLA DI NUOVO IN VIA TEULADA
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